8 pilastri per ritrovare l’intimità dopo la nascita di un figlio
Tra le difficoltà che comporta la nascita di un figlio, ve n’è una spesso sottovalutata, ma decisamente importante: l’intimità tra i genitori. Perduta, dimenticata dopo che il nuovo arrivato necessita di tutte le attenzioni degli adulti. Ma assolutamente da non sottovalutare.
I primi passi da neogenitori
“OK. Finalmente a casa. E dopo l’idillio…
Notti insonni per allattare, dolori post partum, capelli e odori indefiniti, pianto, pipì, pupù, colichette, biberon, sterilizza tutto, pappe, nonne, zie e mamme, cremine, pannolini, bagnetto, ninne nanne, giro in auto per calmarlo.
E ricominciamo daccapo.
La casa, il lavoro, una doccia, dormire, il tempo libero, l’intimità … sembrano mondi di altri tempi. HEEELP!”
Ebbene sì, il fantastico mondo dei neogenitori e soprattutto della neomamma, ha anche un paese dal linguaggio criptato, che solo quando ci sei dentro puoi capire.
Col tempo poi ci si adatta e si prendono nuovi ritmi. Passati i primi 40 giorni, si può anche riprendere l’attività sessuale nella coppia. Ma…
…Non sempre è così facile.
Nell’uomo, i primi 3 mesi dopo la nascita di un figlio, può calare il desiderio sessuale, per i nuovi ritmi, ruoli e per la visione che ha della partner: più che amante è mamma.
La donna si sente diversa, l’uomo la sente diversa. L’essere madre sconvolge ogni cosa, soprattutto la sua identità. La donna deve ritrovarsi, psico-emotivamente e fisicamente. E ci vogliono più di 40 giorni per questo. Ritrovare sè stesse è il primo passo verso una rinnovata intimità personale e di coppia.
Se l’intimità non è coltivata in sè stessi, non può essere condivisa e costruita con altri.
L’intimo è la parte più nascosta, viscerale e preziosa di sè, pensieri e sentimenti da custodire, nessuno può accedervi senza permesso. Quando scegliamo di far entrare l’altro nell’intimo delle nostre segrete, si diventa intimi. Potremmo dire che l’intimità in una relazione è l’unione di due intimi, che si comunicano parti di sé. Ma per farlo una persona deve sentire che l’altro può sostenere il condiviso, prendersene cura come lei stessa e viceversa.
Quindi ritrovare l’intimità dopo la nascita di un figlio, significa prima di tutto “accudirsi” (nel senso di prender cura) e farlo reciprocamente per non ritrovarsi distanti.
Spesso per la donna tutto passa in secondo piano dopo il parto. Dedicandosi a sè stessa esercita il maternage su di sè, si ricarica e può ritrovare la parte più femminile. Rinegozia la relazione con il proprio compagno, con la famiglia, ritrovando il proprio spazio emotivo-psicologico.
Anche l’uomo è impegnato a trovare il suo spazio psico-emotivo (ed anche fisico) di padre, di compagno e di amante. Inizia a costruire un rapporto con il figlio, sentendosi spesso fuori posto, di troppo, in competizione con il bambino per l’amore della donna che ora condividono. Ma se persiste, sarà più naturale anche ritrovare l’intesa nella coppia.
Come coltivare l’intimità?
- Sintonizzarsi e Ascoltare senza giudizio, con pazienza e rispetto, e a volte con la presenza silenziosa. Si comunica il proprio intimo anche solo per cercare una spalla e un orecchio disponibile, non per avere una soluzione a tutti i costi. Attenzione alle distrazioni, se uno parla l’altro non guardi il tel., perché ostacola empatia, comprensione e accettazione.
- Porre attenzione ai bisogni dell’altro, e ai valori che la coppia ha da sempre condiviso e che è importante custodire.
- Esercitare la gratitudine perché nulla è scontato. Ringraziarsi vicendevolmente per le piccole cose e per l’altro che sta comunicando.
- Svolgere delle attività assieme, nel gestire la casa o il bambino, come in una danza… ognuno col suo passo, ma in armonia, accompagnandosi, condividendo i passi, e senza calpestarsi i piedi, e se accadesse- magari per svista -si rimedierà evitando di accusarsi. In questo ballo a due ci si guarda negli occhi, cercando complicità e sostegno, per viaggiare in un’unica direzione. La donna in particolare non si senta indispensabile nei confronti del figlio, divida i compiti con il partner. E l’uomo continui a cercare il suo spazio affettivo e fisico con il bambino.
- Contatto fisico e improvvisazione. Non parliamo solo di atto sessuale completo, che prima dei 3 mesi può non essere desiderato. La gradualità e i piccoli gesti sono indispensabili sempre, ora di più. Si possono fare giochi sensuali, di complicità erotica, massaggi, sms piccanti, doccia, cenette, oppure scambiarsi una carezza, abbracci e baci inaspettati, dati o chiesti. Apprezzamenti e corteggiamento, fanno sentire piacente la partner.
- I regali inaspettati sono un buon alimento dell’intimità, poiché essa va alimentata. Soprattutto quella sessuale, perché non sempre è spontanea, e dopo la nascita di un figlio potrebbe non esserlo per diverso tempo. Un bel regalo sarà dedicarvi del tempo senza figlio.
- Parlare di tutto e non solo del bambino. Spaziare negli argomenti di interesse, siete uomini e donne non solo mamme e papà. Tutto ciò permette alla coppia di prendersi cura di sé, recuperare spontaneità, superare solitudine e incomprensioni. Raggiungere un nuovo equilibrio. La donna potrà recuperare sicurezza nella propria femminilità, gentilezza verso il suo corpo. Potrà concedersi di fidarsi del partner e affidarsi nel contatto fisico, di donarsi del tempo per sé. All’uomo permette di sentire che è parte importante in questa triade, e che non è stato dimenticato come uomo e amante.
- Infine, ma non per importanza, recuperare la sessualità in senso più stretto, concedendosi la pazienza necessaria perché la stanchezza e i cambiamenti psicofisici possono alterare il desiderio sessuale (nella donna la carenza di estrogeni e i livelli di prolattina per produrre il latte, nell’uomo il calo di testosterone inibiscono la libido) e l’atto stesso (secchezza vaginale o episiotomia). Si possono fare massaggi con olio specifico nella zona intima, oppure ginnastica per il pavimento pelvico. La donna può suggerire nuove posizioni che possano procurarle piacere e non dolore. Quindi la modalità di fare l’amore potrebbe cambiare. E soprattutto spesso andrà programmata perché bisogna incastrare gli impegni e le esigenze del bimbo. Tuttavia organizzare in anticipo significa scegliere di prendersi cura della coppia, e questo è un progetto relazionale da alimentare.
L’intimità è una scelta quotidiana. Un impegno con sé stessi e con l’altro. Una danza imperfettamente perfetta.
Se dopo 3-4 mesi dal parto il desiderio sessuale o la complicità emotiva, non dovessero migliorare, se vi trovaste a non capirvi più come prima, non aspettare che sia troppo tardi, chiedi aiuto.
Ogni Martedì dalle 18:00 alle 20:00 gli psicologi del team “One session” sono a tua disposizione per una sessione gratuita di consulenza psicologica a seduta singola di 30 minuti.
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Riferimenti bibliografici
Belcuore L., Del Canto C. (2022). Papà per la prima volta: La Guida completa per Neopapà per assistere la Gravidanza e prepararsi in modo efficace ai Primi 24 Mesi. Con tanti esempi concreti e Curiosità. Ed. Independently published
Fata A., (2011). Amore zen. Una dimensione presente, totalizzante, eterna, per la mente, il corpo, lo spirito. Ed. Crisalide
Kvon Sydow, Sexuality during pregnancy and after childbirth: A metacontent analysis of 59 studies, «Journal of Psychosomatic Research», luglio 1999, 47(1):27-49.
Margaret A. De Judicibus e Marita P. McCabe, Fattori psicologici e sessualità delle donne in gravidanza e dopo il parto, The Journal of Sex Research vol. 39, n. 2 (maggio 2002), pp. 94-103 (10 pagine). Taylor & Francis, Ltd.