Christmas Blues ovvero la Depressione Natalizia: come superarla?
Natale: che stress!
Ci siamo: il Natale è arrivato! L’atmosfera di attesa, le pubblicità in tv di panettoni e torroni, le decorazioni nelle case e per le strade, l’entusiasmo dei bambini, la letterina a Babbo Natale e l’attesa dei regali, le riunioni di famiglia…
Per molti quello natalizio è il periodo più bello dell’anno, per altri invece è una vera tortura, che si affronta a denti stretti e sperando finisca il più in fretta possibile.
Può sembrare strano, eppure, circondati da alberelli colorati e da luci sfavillanti, a molti capita di sentirsi profondamente tristi. Forse non lo sapevate ma il Christmas Blues, o depressione natalizia, è più frequente di quanto si creda.
I sintomi si avvicinano molto a quelli della depressione comune: chi soffre del Christmas Blues prova profonda malinconia, insonnia, crisi di pianto, irritabilità, forte ansia.
I cambiamenti stagionali, legati alla diminuzione delle ore di luce e al maltempo, possono ulteriormente incidere sullo stato di tristezza, influenzando l’umore, il ritmo sonno-veglia, la sessualità, la memoria e altri ambiti associati al nostro benessere.
Happy days. Ma anche no.
Il periodo natalizio rappresenta a tutti gli effetti un vero tour de force di convenzioni sociali e di festeggiamenti a cui tutti ci sentiamo in qualche modo obbligati a partecipare.
Non vediamo l’ora che arrivino le vacanze per riposare, dormire senza il fastidioso suono della sveglia, invece ci ritroviamo l’agenda serrata da impegni, dalla preparazione di pranzi e di cene, dalla corsa agli ultimi regali.
Sovente si arriva a dicembre stanchissimi, con il peso di dodici mesi di intenso lavoro sulle spalle, reso ancora più pesante dal rush finale pre-natalizio.
Il malumore può acutizzarsi dal pensiero di rivedere i propri familiari, con alcuni dei quali magari non ci sentiamo del tutto a nostro agio o con cui vi sono attriti preesistenti.
A ciò si aggiungono le liste di regali da individuare e da acquistare (ed eventuali difficoltà economiche), l’abituale inclinazione a “tirare le somme” dell’anno appena trascorso (con conseguente senso di insoddisfazione e di irrequietezza laddove il bilancio non sia in linea con gli obiettivi prefissati).
In questo indimenticabile 2020, si aggiungono quella serie di limitazioni imposte dalle normative vigenti legate alla pandemia, con l’impossibilità durante il periodo festivo di spostarsi da una regione all’altra e tra comuni, la chiusura di locali e centri commerciali in determinate fasce orarie e giorni, nonché il divieto di organizzare riunioni con persone non conviventi, e di fare pranzi e cene con una cerchia di familiari estremamente limitata.
Tale condizione può acutizzare il senso di solitudine e di tristezza, ancor di più in coloro che stanno affrontando il dolore recente di una perdita subita, la morte di una persona cara, una separazione, un problema di salute, oppure stanno attraversando un momento di cambiamento, un trasferimento, un pensionamento, la perdita del lavoro.
5 consigli per superare le feste in leggerezza
Quando si avvicina il periodo natalizio possono arrivare, oltre ad auguri, catene di messaggini WhatsApp, regali inaspettati, anche alcune pericolose e deleterie trappole mentali.
Vediamo quali sono: identificarle è già un primo importante passo!
• Pensare che durante le festività dobbiamo essere per forza felici, allegri e spumeggianti;
• Ripensare ad eventi negativi, fare il bilancio di tutto ciò che non si è realizzato durante l’anno;
• Pensare di essere gli unici a sentirsi infelici e oppressi da obblighi e convenzioni sociali;
• Pensare che questo sentimento di tristezza sia definitivo e non fronteggiabile.
Niente paura: a tutto c’è un rimedio, se sai come porvi rimedio!
Di seguito alcuni semplici consigli:
1. Organizzati per tempo, così da non ritrovarti imbottigliato nell’estenuante “corsa ai regali” dell’ultimo minuto; fai acquisti con criterio, pianificando le spese e stabilendo in anticipo un budget, in linea con le tue possibilità economiche.
I regali non sono un obbligo. Meglio stabilire con parenti e amici che il regalo è stare insieme, piuttosto che angosciarsi per l’estratto conto a fine mese o sentirsi inadeguati.
2. Partecipa agli eventi sociali nel rispetto dei tuoi bisogni, imparando a “dire no” agli appuntamenti con persone che già sai ti provocheranno malumore; dedica il tuo tempo a chi ti fa stare bene e agli incontri per te realmente gradevoli.
3. Accogli e dai valore alle tue emozioni: il fatto che in un clima festoso ci si senta tristi o malinconici non significa essere “sbagliati” o che ci si debba sforzare per omologarsi al contesto.
4. Lascia andare i pensieri ricorrenti sul passato (e su ciò che hai perduto) o le ansie per il futuro (e di quel che potrebbe succedere); il pensiero ricorsivo non aiuta a prendere decisioni, a ridurre l’ansia e a risolvere i problemi, anzi, li aumenta.
5. Vivi il presente e dedicati a te stesso: goditi un bel libro, un brano musicale, fai una chiacchierata al telefono con un amico o una persona cara, dedicati a un hobby o fai un po’ di sport. Approfitta delle ore di luce: una passeggiata di almeno un’ora all’aria aperta, se il clima lo permette, ha grandi effetti positivi sul nostro benessere.
Se tuttavia ritieni di non riuscire a gestire da solo il tuo malessere, chiedi aiuto ad uno psicologo: ti aiuterà a trovare le strategie più efficaci per far fronte a questo particolare stato emozionale.
Se sei interessato alla Terapia a Seduta Singola inoltre, ricordati che ogni martedì, per un periodo limitato, dalle ore 18 alle ore 20, gli psicologi e gli psicoterapeuti del nostro team One Session sono disponibili per degli incontri gratuiti aperti a tutti.
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Bibliografia
Cannistrà, F., Piccirilli, F., (2018), Terapia a seduta singola. Principi e pratiche, Editore: Giunti Psychometrics;
Kasser, T., Sheldon, K. M. (2002). What Makes for a Merry Christmas?, in: Journal of Happiness Studies, vol. 3, n.4, pp. 313-329.
Psicologa, laureata all’Università “La Sapienza” di Roma, mi sto formando come psicoterapeuta ad approccio Breve Sistemico-Strategico.
Lavoro da anni in Servizi rivolti a persone con disabilità e con disturbi psichiatrici, occupandomi di sostegno psicologico individuale, di coppia e alle famiglie, favorendo processi di crescita personale e la costruzione di percorsi volti a migliorare la qualità di vita.