Insonnia: 3 consigli per superarla
Di insonnia soffre una grande fetta di Italiani. Secondo uno studio condotto nel 2019 un italiano su 7 dorme male, e 3 su 10 dormono poco.
Quando parliamo d’insonnia?
Secondo il DSM 5 (Manuale Diagnostico e Statistico per i Disturbi Mentali), l’insonnia è caratterizzata da una soggettiva insoddisfazione rispetto la quantità o qualità del sonno.
L’insonnia può riguardare diverse fasi del ciclo del sonno. Si può avere un insonnia iniziale, con difficoltà all’addormentamento. Altri soffrono di insonnia centrale, cioè la difficoltà a mantenere il sonno. Altri ancora vengono disturbati dall’insonnia tardiva, che si manifesta con risveglio precoce e incapacità di riaddormentarsi.
Quali sono le conseguenze dell’insonnia?
Una cattiva qualità e quantità del sonno produce inevitabilmente una serie di conseguenze nella quotidianità della persona.
Chi soffre di insonnia avrà frequenti preoccupazioni rispetto relative al proprio sonno, che generalmente aumentano nelle ore serali. La persona ha paura di passare un’ulteriore notte in bianco e questo pensiero sarà fonte di ansia e stress.
La scarsa qualità e quantità del sonno, inoltre, renderà chi soffre di insonnia piuttosto irritabile. Ecco che quindi ne risentiranno anche i rapporti interpersonali, oltre che la propria soddisfazione personale.
Un’altra conseguenza dell’insonnia si potrebbe verificare anche a livello fisico. Forti mal di testa, sintomi gastrointestinali e formicolii tengono frequentemente compagnia a chi dorme male.
Ultimo ma non ultimo, le capacità attentive e di concentrazione si riducono. Questo avrà un effetto negativo sul rendimento delle varie aree di vita della persona.
Perché per quanto mi sforzo l’insonnia non mi abbandona?
Chi soffre di insonnia generalmente mette in atto una serie di tentativi per riuscire a dormire, che purtroppo spesso si rivelano controproducenti. Il fatto di non ottenere risultati attraverso questi tentativi, poi, aumenta il senso di frustrazione e stress.
Il primo tentativo è quello di sforzarsi di addormentarsi. Peccato che però il sonno sia un’attività spontanea che prescinde dalla nostra volontà. Cercare di rendere volontario un gesto che è spontaneo non farà altro che togliere spontaneità all’addormentamento. I nostri tentativi non faranno altro che rendere sempre più difficile addormentarsi.
Un altro tentativo controproducente è quello di rimanere a letto pur non avendo sonno, anche quando ormai si è svegli. L’errore di questo tentativo sta nel fatto che, reiterando questo comportamento, il nostro cervello non sarà più abituato ad associare il letto alla sola attività del dormire. A lungo andare quindi verrà sovvertita l’associazione letto – sonno. Il letto, per il nostro cervello, diventerà luogo di svolgimento di diverse attività, come il leggere o guardare film.
3 consigli per superare l’insonnia
Partendo dai tentativi controproducenti spiegati poco sopra, vediamo quali possono essere 3 buone abitudini per riuscire ad alzare la propria qualità e quantità di sonno.
- Coricati a letto solo quando senti sonno. Riprendi ad utilizzare il letto solo per il dormire. Questo aiuterà il tuo cervello a ricostruire il collegamento tra il luogo letto e l’attività dormire.
- Se non riesci ad addormentarti, non rimanere a letto. Sappiamo che sei stanco, che dormire è una necessità, che non ne puoi più delle notti insonni. Ma rimanere a letto anche quando non riesci a dormire non ti aiuterà. Ti può aiutare, invece, spostarti in un altro luogo della casa e dedicarti ad un’altra attività, come la lettura. Finché non senti che il sonno sta tornando. Quello è il momento per tornare a letto. Ma se, una volta tornato a letto ti rendi conto che ancora non riesci ad addormentarti, ripeti quanto appena fatto. Alzati, dedicati ad altro, e solo quando torna il sonno coricati.
- A prescindere da quanto hai dormito, mantieni la sveglia allo stesso orario. Non cercare di compensare il mancato sonno notturno ritardando la sveglia o con dei riposi durante il giorno. Questa compensazione in realtà non farà altro che ripercuotersi alla sera, quando difficilmente sarai in grado di addormentarti.
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Riferimenti Bibliografici:
https://www.lostudiodellopsicologo.it/disturbi/soffrire-insonnia/ (consultato in data 05/11/2021)
https://www.iss.it/news/-/asset_publisher/gJ3hFqMQsykM/content/come-dormono-gli-italiani-uno-su-sette-dorme-male-e-tre-su-10-dormono-poco (consultato in data 05/11/2021)
Il mio lavoro è orientato al futuro e alla valorizzazione delle risorse delle persone che si rivolgono a me, in ottica di totale collaborazione.