Vuoi liberarti della depressione? Rompi questi 3 meccanismi
Liberarti dalla depressione è il tuo più grande desiderio.
Questo grande male ti ha ormai spento, portandoti a perdere gran parte della tua vita di “prima”.
Come una macchia d’olio si è insinuata nella tua vita e si è espansa in tutte le sfere: lavorativa, affettiva, relazionale.
Nell’articolo di oggi vedremo cos’è la depressione e quali meccanismi la mantengono, per cominciare, a piccoli passi, a liberarcene!
Cos’è la depressione?
Secondo il DSM 5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, ciò che caratterizza i disturbi depressivi è
“La presenza di umore triste, vuoto o irritabile, accompagnato da modificazioni somatiche e cognitive che incidono in modo significativo sulla capacità di funzionamento dell’individuo”.
Sempre secondo questo manuale, vi sono dei sintomi specifici caratteristici della depressione, che devono mantenersi per un certo periodo di tempo.
Alcuni di questi sintomi sono: astenia, insonnia, perdita di piacere, tristezza e senso di vuoto, agitazione, ridotta capacità di concentrazione, autosvalutazione, senso di colpa.
Tutti questi sintomi portano la persona a comportarsi con modalità che, invece che risolvere il problema, lo mantengono.
Dobbiamo partire proprio da questi comportamenti per spianarci la strada verso il superamento di questa condizione!
Rinunciare
Tutto sembra difficile, insormontabile. Al punto da pensare “se non ci riesco, ci rinuncio”.
Ci si pone nei confronti della vita in modo passivo, abbandonandosi agli eventi, convincendosi di non poter fare niente per cambiare le cose.
Come puoi rompere questo meccanismo?
Innanzitutto comincia a renderti conto che stai basando la tua vita sulla rinuncia, sulla non azione. E se non sei tu il protagonista della tua vita, chi potrà mai esserlo?
In secondo luogo, comincia a riprendere in mano il tuo senso di autoefficacia rendendoti conto di tutte le più piccole azioni che, senza che tu te ne renda conto, sono sotto il tuo controllo!
Tieni un diario giornaliero dove ogni sera annoti 3 azioni che hai volontariamente deciso di fare durante la giornata: più piccole sono, meglio è!
Questo esercizio va bene anche per combattere la seconda trappola tipica della depressione, che vediamo di seguito.
Delegare
Delegare è di fatto una rinuncia. Contare sull’aiuto degli altri da una parte sembra di tenga in piedi e ci permetta di non sprofondare del tutto nel male che stiamo provando.
Dall’altra sta, ancora di più, rendendoci spettatori della nostra vita!
Per uscire dalla depressione non servono grandi imprese, basta iniziare dal riprendere in mano le più piccole cose della quotidianità!
Lamentarsi
Questo è il terzo meccanismo che dovremo andare a rompere.
Sfogarsi ci fa sentire più leggeri. Per il depresso è la valvola di sfogo quotidiana.
Ma c’è il lato oscuro della medaglia. Continuando a lamentarti, la tua attenzione sarà focalizzata sempre e solo su ciò che non sta funzionando! E continuando su questa strada il problema non farà altro che autoalimentarsi e ingigantirsi.
Cosa puoi fare per rompere questo meccanismo?
Sul diario dove annoti le azioni quotidiane di cui ti sei reso protagonista, prendi l’abitudine di annotare 3 piccole cose di cui sei grato.
Ogni sera chiediti “Della giornata di oggi, cos’è che posso ricordare positivamente?”. Anche per questo esercizio, ciò che dovrai annotare saranno aspetti della tua quotidianità piccoli e concreti.
Prova per qualche settimana, e facci sapere come ti senti!
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Riferimenti bibliografici
Nardone G. (2013), Psicotrappole. Ponte alle Grazie, Milano.
Yapko, M. (1998). Rompere gli schemi della depressione. Milano: Ponte alle Grazie, 2002
Il mio lavoro è orientato al futuro e alla valorizzazione delle risorse delle persone che si rivolgono a me, in ottica di totale collaborazione.