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Il workaholism: la dipendenza da lavoro

Dipendenza da lavoro: il lavoro può diventare una malattia

Quando si parla di stress e in particolare di stress correlato al lavoro è necessario riferimento ad alcune caratteristiche individuali centrali nella genesi del processo di stress. I fattori di rischio psicosociale svolgono un ruolo principale e predominante nel favorire lo sviluppo di patologie stress lavoro-correlate. Tuttavia, la letteratura sta evidenziando sempre di più come anche alcune caratteristiche individuali giochino un ruolo non trascurabile.

Questi fattori individuali sono considerati centrali in quanto in grado di modificare la relazione tra gli stressors (le fonti di stress a cui siamo esposti) e le reazioni negative allo stress (definite in letteratura strain, cfr. Quillian-Wolever e Wolever, 2003).

Caratteristiche individuali e risposta allo stress

Tra i fattori di vulnerabilità di cui si trova maggior riscontro in letteratura, il primo ad essere stato studiato e descritto è il Comportamento di tipo A. Questo è stato attenzionato per la prima volta verso la fine degli anni 50 per opera di due cardiologi che avevano iniziato a condurre una serie di osservazioni su dei pazienti coronarici (Friedman & Rosenmann, 1974).

I due medici definirono il Comportamento di tipo A come un insieme di comportamenti e stati affettivi osservabili in tutte quelle persone impegnate incessantemente e senza sosta. Queste sono persone accomunate da caratteristiche come l’ambizione, la competitività, la spinta al successo, l’impazienza, l’aggressività, l’ostilità e il senso di urgenza del tempo.

Un altro fattore di vulnerabilità individuale che ha dei punti in comune con il Comportamento di tipo A è il Workaholism. Esso può essere definito come una sorta di “spinta interna irresistibile e irrefrenabile a lavorare in maniera eccessivamente intensa” (Schaufeli, Taris & Bakker, 2008).

L’interesse per questa caratteristica individuale è cresciuto sempre di più negli ultimi 20 anni circa, tanto nell’ambito clinico che in quello occupazionale.

Workaholism: conosciamolo meglio

Da un punto di vista clinico il Workaholism può essere considerato come una vera e propria dipendenza patologica, pur non essendo formalmente contemplata come tale nei principali manuali diagnostici e statistici dei disturbi mentali. L’interesse per questa caratteristica individuale è stato guidato soprattutto dall’obiettivo di mettere a punto degli strumenti di screening e intercettazione del fenomeno.

Un primo trattodistintivo delle persone dipendenti dal lavoro è che generalmente rimangono impegnate nelle attività lavorative molto più di quanto formalmente richiesto o necessario. Alcuni studi hanno evidenziato che in alcuni casi l’attività lavorativa può protrarsi anche per più di 60 ore settimanali (Brett e Stroh, 2003).

La diretta conseguenza di questo iper-coinvolgimento nell’attività lavorativa porta queste persone a trascurare massicciamente le altre sfere della loro vita.

Tuttavia, il lavoro eccessivo non è l’unica caratteristica che definisce il Workaholism. Ci sono persone, infatti, che possono lavorare molto pur non essendo dipendenti dal lavoro. Ad esempio, per momentanei problemi finanziari oppure per la possibilità di sviluppo della propria carriera.

Nel caso di dipendenza dal lavoro vi è una vera e propria ossessione irresistibile e irrefrenabile nei confronti del lavoro. Essa impedisce alla persona di riuscire a staccare e a fermarsi.

Altri studi hanno portato alla luce come le persone dipendenti dal lavoro tendano ad essere disordinate, estremamente rigide e con evidenti difficoltà a delegare i compiti. Questo spesso le porta a rendere le cose più complicate del necessario e ad avere anche frequenti difficoltà relazionali con i propri colleghi (Van Wijhe, Peeters & Schaufeli, 2010).

I rischi del workaholism

Il Workaholism, dunque, si configura come un vero e proprio fattore di rischio per la salute individuale. Esso predispone lo sviluppo di stress lavoro-correlato, burnout, problematiche psicosomatiche e disturbi d’ansia.

Altrettanto evidenti risultano essere le difficoltà nella vita familiare, personale e relazionale delle persone dipendenti dal lavoro. In casi estremi, possono avere una vita sociale estremamente ritirata se non optare per un vero e proprio isolamento.

La ricerca scientifica sul Workaholism è comunque ancora aperta e sarà necessario che i prossimi studi indaghino ancora più nel dettaglio le correlazioni tra la dipendenza dal lavoro e tutte le problematiche connesse allo stress.

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Riferimenti bibliografici

Fraccaroli, F., Balducci, C. (2011). Stress e rischi psicosociali nelle organizzazioni, Il Mulino: Bologna.

 

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