Come smettere di rimuginare
Come smettere di rimuginare? In questo articolo scopriremo cosa significa rimuginare e come puoi smettere.
L’erba cattiva non muore mai, ma a volte…
Pensare è fondamentale per l’uomo, è quello che ci distingue dagli altri esseri viventi. Ma quando pensare diventa troppo, “pensare oltre il pensabile” (Nardone, 2011), anche il pensiero non è più utile e funzionale.
Hai presente i pensieri che non se ne vanno via, che ronzano come una zanzara fastidiosa intorno al tuo cuscino di notte? O che ti tartassano rumorosamente come un martello pneumatico? Questo pensiero ricorrente e fastidioso è chiamato Rimuginio.
Immagina questo tuo pensiero fisso come un’erba infestante che cresce a dismisura. Rimuginare non è altro che mettere fertilizzante su questa pianta.
Ma come smettere di pensare? Ovviamente non si può smettere totalmente di pensare, né si può smettere di rimuginare su una determinata cosa semplicemente volendolo. Non si può semplicemente sradicare l’erbaccia.
Gli effetti dell’erba cattiva
Il rimuginio fa ripetere in maniera persistente gli elementi del problema, ti intrappola tra rami e foglie sempre più fitte portandoti a un sempre crescente disagio che ti può dare l’impressione di non risuscire più a vedere la luce tra il fitto fogliame.
Inoltre anche se ogni tanto ti sembra di intravedere qualche raggio di sole tra le fronde, qualche soluzione possibile al problema che ti affligge non riesci a credere che questa sia realmente sufficiente per risolvere i dubbi tanto grandi che ti ronzano in testa.
Ma ci sono diverse strategie che si possono utilizzare per interrompere il rimuginio e per far avvizzire questa erbaccia, eccone un paio.
Schiocca e dimentica
La tecnica dello schiocco consiste semplicemente nello schioccare le dita e dirsi: “ Giulia, torna qui!” ovviamente con il tuo nome. Fai questo ogni volta che ti accorgi di essere travolto dal tuo martello pneumatico di pensieri. Questa è una semplice tecnica di distrazione, ma se la metti in atto abbastanza a lungo ti porterà a modificare l’abitudine di rimuginare. Ti permetterà quindi di togliere il fertilizzante di cui parlavamo prima e di far seccare l’erbaccia, pian piano, fino alle radici.
Sicuramente all’inizio schioccherai le dita ma il pensare e ripensare riprenderà perché l’erbaccia è ben radicata, è normale sicome questa è un’abitudine per te. Per modificarla bisogna che continui a schioccare le dita, a fermare il fertilizzante, piano piano la pianta si seccherà.
Pensiero su carta
Un’altra tecnica di distrazione è scrivere i tuoi pensieri anziché pensarli, non solo una volta al giorno come in un diario, ma trasformando costantemente il pensiero in scrittura. Invece di pensare, scrivere tutto, ogni 5 minuti.
Mi raccomando scrivi a mano con carta e penna. Una serie di studi mostrano che i processi cognitivi coinvolti nello scrivere in carta e penna sono diversi o sono processati in modo differente rispetto allo scrivere in digitale.
Inoltre non rileggere mai ciò che hai scritto. Se rileggi infatti stai tornando a nutrire la tua erbaccia, alimenti il pensiero con il fertilizzante. Scrivere invece ti permette di interrompere tale nutrimento,
togliendo i tuoi pensieri dalla testa e ponendoli sulla carta. Questo, sempre piano piano, ti permetterà di far seccare la pianta infestante.
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Riferimenti bibliografici
Cannistrà, F., & Hoyt, M. F. (2020). The nine logics beneath brief therapy interventions: A framework to help therapists achieve their purpose. Journal of Systemic Therapies, 39(1), 19–34
Nardone, G., De Santis, G., (2011). Cogito ergo soffro. Quando pensare troppo fa male. Ponte alle Grazie
Pennebaker, J.W. (2004). Scrivi cosa ti dice il cuore. Milano: Erickson.