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Bullismo o cyberbullismo?

VUOI SALVARE TUO FIGLIO?

Ecco 6 indizi per capire se tuo figlio è vittima di Bullismo o Cyberbullismo.

Spero vivamente di no, ma se stai leggendo questo articolo è forse perché nella tua testa più di una volta sarà passata una di queste domande: “E se mio figlio fosse vittima di Bullismo e non me lo dicesse? E se mi stesse nascondendo quello che subisce ed io non me ne fossi accorta? Come posso aiutarlo?”

Beh, cara mamma, se queste sono le domande che ti continuano ad invadere la testa penso di poter capire benissimo la preoccupazione e angoscia che provi per tuo figlio.

D’altronde, il fenomeno del Bullismo oggi è sempre più in crescita, e questo soprattutto con la grande diffusione di internet tra i giovani, che ha portato, infatti, alla nascita di un nuovo fenomeno, il Cyberbullismo.

Credo tu sappia bene quale sia la differenza tra i due fenomeni!

 

Bullismo e Cyberbullismo

Entrambi sono caratterizzati da una serie di comportamenti aggressivi, offensivi, violenti, umilianti e soprattutto intenzionali, ripetuti nel tempo, nei confronti di un bambino ritenuto più debole.

La differenza, invece, è che nel Bullismo la violenza e le offese avvengono di persona, per esempio quando il bambino sta andando o tornando da scuola o durante l’ora di ricreazione, infatti, gli atti di violenza e prevaricazione sono spesso plateali e quindi molto evidenti. Nel Cyberbulismo, invece,la violenza è fatta tramite strumenti digitali. Le offese, gli insulti e la denigrazione vengono messe in atto attraverso i social network o WhatsApp, rivelando informazioni private della vittima, foto imbarazzanti o escludendolo in maniera sistematica da tutti i gruppi social.

In questo caso, la vittima è attaccabile in qualsiasi momento della giornata perché il mezzo è la rete, quindi non è necessario incontrarlo come per il bullismo.

Che sia l’una o l’altra forma, le gravi conseguenze a cui portano questi due fenomeni, sono talmente gravi, da definirli dei veri e propri reati. Lo dimostra il Disegno di Legge n. 1261/2014: Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.

A volte potresti non accorgerti del suo dolore nascosto dietro fragili sorrisi.

E ciò perché se nostro figlio è vittima di bullismo, tenderà, come tutti gli altri bambini, per imbarazzo e vergogna a nascondertelo e a non parlartene. Ma intanto la sua vita si trasforma sempre di più in un incubo!

Ogni giorno per tuo figlio diventa più duro perché gli atti di bullismo che gli vengono rivolti diventano sempre più forti. Tuo figlio si sente sbagliato, diverso, ridicolo, un peso. Viene ghettizzato, umiliato, deriso, insultato e continuamente attaccato, non solo fisicamente ma anche a livello verbale e psicologico. Una volta preso come bersaglio, viene allontanato da tutti, preso in giro, bullizzato, denigrato per qualsiasi motivo e così comincerà a non sentirsi più amato.

Si sente fragile, debole, vorrebbe reagire in qualche modo ma non ci riesce!

Pensa di scappare o desidera scomparire, tanto se lui non ci fosse nessuno se ne accorgerebbe, a nessuno importa di lui, tutti continuerebbero a vivere e stare comunque bene. Questo pensiero diventa un’ossessione per tuo figlio, non riesce più a toglierselo dalla mente, si sente come in un tunnel senza fine da cui non riesce più ad uscire!

Comincia a non voler più andare a scuola, inventa mille scuse per saltarla e stare a casa. Quando va è continuamente distratto, il suo rendimento scolastico cala bruscamente. Non ha voglia di uscire e non viene mai invitato alle feste.

Pensa di non essere bravo, di essere un incapace in tutto, di non servire a niente!

Quando è per strada si sente tutti gli occhi addosso, cammina piano e a testa bassa perché ha paura di far rumore, di dare fastidio agli altri. Anche quando non ha fatto nulla, è sempre il primo a chiedere “scusa” per paura di essere maltrattato o di poter involontariamente ferire qualcuno… quando il più ferito è lui!

Si vergogna di quello che è e di come è!

Prova senso di colpa, sofferenza, rabbia, paura. Grida in silenzio e piange di nascosto. Intrappolato nella sofferenza del presente, diventa spettatore della sua esistenza e se pur piccolo non riesce a vedere un futuro.

Tutto questo, se lui non chiede aiuto, potrebbe portarlo a dei crolli psicologici che possono condurlo a diverse conseguenze:

  • depressione, ansia, fobie, disturbi alimentari, isolamento sociale, abbandono scolastico, comportamenti autolesivi, ecc.;
  • scagliarsi violentemente contro i bulli, e questo perché, il bambino vittima di bullismo manifesta ansia e aggressività che spesso non riesce a gestire, e in alcuni casi la reindirizza ad altri, finendo per rendergli la violenza da lui subita;
  • in situazioni estreme, a quei fatti di cronaca che sicuramente avrai più volte sentito. Se tuo figlio è vittima di bullismo potrebbe infatti non avere la forza di reagire o chiedere aiuto, e si lascerà andare, finendo per suicidarsi.

 

In questo caso, a sentirsi soli e profondamente vuoti sarete te e tuo marito, chiedendovi per tutta la vita come ciò sia potuto accadere.

 

Gli indizi

Per questo ho pensato di indicarti 6 indizi che potrebbero aiutarti a capire se tuo figlio è vittima di Bullismo o Cyberbullismo così da poterlo cominciare a salvare:

1- Difficoltà a dormire o ripetuti incubi notturni.

2- Frequenti mal di testa, dolori di stomaco, e altri problemi fisici.

3- Piangere di frequente o agire in modo diverso. Per esempio, un bambino socievole e tranquillo può diventare improvvisamente triste e introverso. Oppure, un bambino timido può diventare aggressivo e iperattivo.

4- Peggiorare a scuola o sviluppare problemi di apprendimento.

5- Non parlare o mostrare paura quando le persone o le situazioni in causa vengono menzionate.

6- Parlare di suicido.

Una cosa è certa!

Dal Bullismo e dal Cyberbullismo non è detto che tuo figlio riesca ad uscirne da solo, per questo ha bisogno del tuo aiuto!

E ricordati che questi fenomeni lasciano dentro un segno, una ferita sempre aperta, che non andrà via da sola.

Potrà essere di aiuto un supporto psicologico che gli permetterà di elaborare ciò che ha vissuto sulla sua pelle, per evitare di sviluppare eventuali conseguenze negative nelle successive fasi dello sviluppo.

Ovvio! Questo non vuol dire, che tuo figlio oltre ai lunghi maltrattamenti dovrà seguire anche una lunga terapia.

Spesso una singola seduta di terapia può servire alla vittima in questione, di avere uno spazio di ascolto, recuperare le risorse necessarie per trasformare la brutta esperienza vissuta e capire come iniziare a muoversi.

Se senti il bisogno di un aiuto in più, prenota il tuo appuntamento gratuito con One Session! Ci trovi tutti i martedì dalle 18.00 alle 20.00. I nostri terapeuti ti aiutano ad ottenere un cambiamento immediato e duraturo, fornendoti strumenti pratici, concreti ed utilizzabili fin da subito per uscire dalla situazione problematica grazie alle tue stesse risorse!
Per prendere appuntamento, scrivi a info@onesession.it o alle nostre pagine Facebook e Instagram.

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