Come migliorare la convivenza con il partner… tra una lavatrice e l’altra?
L’antropologo Gregory Bateson descrive come, in natura, le coppie di ricci, per abitare comodamente nella propria tana ed evitare di pungersi, trovino un reciproco accomodamento.
Il riccio maschio aspetta che la compagna si adagi, per sistemarsi poi di conseguenza. Successivamente la compagna si risistema meglio a seconda della posizione del compagno e così via.
Alla fine i due arrivano a stare vicini, a riscaldarsi reciprocamente e ad addormentarsi.
Allo stesso modo la vita di coppia, e la convivenza in particolare, richiedono continue e differenti fasi di aggiustamento, non prive di difficoltà.
Eppure, come l’esempio delle coppie di ricci insegna, è possibile costruire una confortevole convivenza con il proprio partner, se ciascuno riesce a modularsi, adattarsi, ma anche ingegnarsi, per poter raggiungere nuovi obiettivi.
Convivenza e faccende domestiche
Molto spesso le coppie che si rivolgono ad uno psicologo, arrivano con la speranza e l’obiettivo di riuscire a far cambiare i comportamenti o gli atteggiamenti dell’altro partner.
Nella maggior parte dei casi, infatti, la richiesta di un percorso di coppia nasce da uno solo dei partner, che decide, di “portare” l’altro in terapia, ritenendo che siano i suoi comportamenti ad essere la causa di tutti i problemi!
Tuttavia, secondo una recente ricerca di Ochs e Kremer-Sadlik, l’elemento chiave per garantire una convivenza felice, oltre ad una buona comunicazione tra i partner, è l’equa distribuzione, quasi matematica, delle faccende domestiche.
Se all’interno della casa ogni partner sa esattamente cosa fare e cosa aspettarsi dall’altro, le cose vanno, secondo i ricercatori, decisamente meglio.
La coppia in ordine
In Italia, secondo l’indagine ISTAT del 2008- 2009, si rileva che il lavoro domestico risulta ancora per lo più a carico delle donne (76%).
Le differenze territoriali sono più marcate nelle coppie in cui lei non lavora.
L’indice assume valori inferiori al 70% solo nelle coppie settentrionali in cui lei lavora e non ci sono figli, e nelle coppie in cui la donna è una lavoratrice laureata (67,6%)”, si legge nel rapporto.
Anche la più recente indagine del 2020, condotta dall’ISTAT dopo la fase di lock-down, ha registrato solo una minima flessione rispetto ai dati precedenti.
La soluzione dunque per migliorare la convivenza, sarebbe quella di rendersi interscambiabili, pur mantenendo ciascuno i propri “stili” nell’eseguire certi compiti (ad esempio il diverso stile nello stendere i panni, nel preparare i pasti, nel riordinare la casa ecc.).
Quando però questo non è possibile, per creare complicità e collaborazione tra i partner, diventa utile trovare un accordo attribuendosi ciascuno dei compiti fissi, seguendo le proprie naturali inclinazioni.
Convivenza: suggerimenti per l’uso
Per distribuire la giusta leggerezza e armonia alla convivenza, può esservi di aiuto seguire qualche piccolo consiglio:
- Scrivete entrambi una lista: i lavori di casa che vi vanno bene e quelli che invece odiate fare. Cercate di trovare un accordo rispetto a diverse “aree”: pulizie, bucato, cucina, gestione dei figli, mantenimento dell’ordine nelle stanze e funzionalità della casa;
- Accordatevi su una o due faccende di cui vi occuperete sempre e solo voi;
- Scegliete almeno una cosa da fare insieme;
- Una volta scelta la vostra “area”, accordatevi con il partner per scambiarla con regolarità (ad esempio: lavare i piatti, una sera l’uno, una sera l’altra);
- Fatevi i complimenti a vicenda, cercate di comunicare al partner quanto vi renda felici questa continua collaborazione nella convivenza.
Se invece le indicazioni sopra descritte vi sembrano impossibili da raggiungere, se pensate di vivere all’interno di incomprensioni difficilmente sanabili, la cosa migliore prima di prendere decisioni avventate, è rivolgersi alla consulenza di uno psicologo.
Attraverso la Terapia a Seduta Singola ad esempio è possibile intervenire sul problema ed ottenere benefici in tempi brevi, ricavando il massimo anche da un singolo incontro.
Puoi chiedere una consulenza scegliendo il terapeuta vicino a te o che faccia consulenza anche on-line, cliccando sul sito www.onesession.it.
Singolarmente o come coppia, potete ottenere risultati significativi già dal primo (e forse unico) incontro, restituendo equilibrio alla vostra relazione.
Dott.ssa Monica Patrizi
Bibliografia
Algeri D., Guaraschi V., Lauri, S. (2019) “La coppia strategica”, EPC Editore
Nardone G. (2019) “Correggimi se sbaglio”, Ponte alle Grazie Editore
Sitografia
http://dati.istat.it.
Psicologa, laureata all’Università “La Sapienza” di Roma, mi sto formando come psicoterapeuta ad approccio Breve Sistemico-Strategico.
Lavoro da anni in Servizi rivolti a persone con disabilità e con disturbi psichiatrici, occupandomi di sostegno psicologico individuale, di coppia e alle famiglie, favorendo processi di crescita personale e la costruzione di percorsi volti a migliorare la qualità di vita.