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Genitori e rabbia: come gestire quest’emozione

Le cause della rabbia

I bambini sono creature adorabili, un loro sorriso ci riempie di gioia, ci amano con tutto il loro essere e noi li amiamo con un’intensità che solo il rapporto genitore-figlio può raggiungere.

Nonostante questo, i figli riescono a tirare fuori il peggio il noi, e a volte la nostra rabbia è così violenta che ci troviamo a gridare, punire, chiuderci in noi stessi e poi soffriamo per le nostre reazioni.

La ferocia e l’intensità della rabbia che proviamo ci lascia confusi e spaventati, sappiamo di sbagliare ma non riusciamo a controllare le nostre reazioni.

La rabbia nei confronti dei nostri figli è un’emozione frequente e normale, che ci impedisce però di svolgere al meglio il nostro compito di genitori e di fare le scelte giuste. Non ci aiuta ad insegnare ai nostri bambini ciò che vorremmo trasmettere loro.

La rabbia influenza il nostro modo di pensare, di comportarci e di vivere la vita di tutti i giorni. Genera tensione e insoddisfazione in noi e nei nostri figli.

Comprendere le cause che generano la rabbia è il primo passo per controllare gli impulsi collerici e per avviarci verso la loro prevenzione e verso possibili soluzioni.

  1. La mancanza di supporto e sostegno alla famiglia può essere una causa all’irritabilità e stanchezza del genitore.
  2. Non poter contare su nessuno genera molta fatica. Questa produce un circolo vizioso tale per cui si perde più facilmente la calma ed essendo molto stanchi ed affaticati non si riesce a gestire in modo funzionale le fatiche quotidiane.
  3. Talvolta le aspettative che abbiamo sui nostri figli non sono in sintonia con la vita reale e questo produce frustrazione.
  4. La rabbia inoltre può nascondere ulteriori emozioni: preoccupazione, disagio e paura.

Come ridurre le situazioni che provocano rabbia

  • Uscite dal ruolo di genitori e dedicate del tempo a voi stessi.
  • Create un calendario o un programma della settimana dove annotate gli impegni per evitare di dovervi muovere nel caos.
  • Realizzate e appendete un cartellone con le norme familiari chiare e comprensibili da parte di ogni componente.
  • Quando è possibile offrite a vostro figlio scelte invece di avanzare richieste.
  • Esprimetevi in prima persona “io” evitando di fare affermazioni su vostro figlio “tu” che potrebbero creare conflitti.
  • Parlate a vostro figlio guardandolo negli occhi, sintonizzatevi con lo sguardo.

Come mantenere la calma

La prima azione che è possibile fare è quella di identificare la rabbia, in particolare riconoscere i segnali del vostro corpo e comprendere l’attivazione fisiologica che sta avvenendo. Ciò aiuta a essere consapevoli di ciò che sta accadendo e potete prevenire razionalmente l’ira che sta emergendo bloccandola per esempio smettendo di discutere.

Potete allontanarvi dalla situazione, in alternativa potete abbracciare vostro figlio, abbasserete così il livello di tensione.

Concedetevi del tempo per ritrovare la calma, per esempio spostando l’attenzione su attività che vi producono rilassamento come per esempio ascoltare musica, fare un gran respiro chiudendo gli occhi.

Potete analizzare la situazione ripercorrendo nella vostra mente l’accaduto, ciò vi consentirà di essere più obiettivi.

Annunciate il “problema” cioè definite in modo chiaro: “il problema è..”

Agite decidendo quali tecniche genitoriali mettere in pratica, stabilite inoltre un ventaglio di possibili soluzioni da adottare. Mettete in atto le vostre decisioni, questo produrrà coerenza rispetto ai vostri pensieri e comportamenti.

Se pensi di non riuscire a gestire da solo questo aspetto dell’essere genitori puoi rivolgerti a un professionista del One Session Center (clicca qui), con il quale trovare nuove strategie per uscire dai problemi che vivi in famiglia.

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