Il lavoro ti stressa? Piccoli consigli pratici
Cosa conta di più?
Lavoro, relazioni sociali, hobby, famiglia: sono tutte dimensioni che fanno parte dalla nostra persona. In ognuna di queste aree ci esprimiamo e relazioniamo in modo differente.
Tutte hanno, però, un obiettivo comune: il raggiungimento del nostro benessere. In ognuna di queste dimensioni ci prefiggiamo degli obiettivi da raggiungere per star bene.
Ogni persona può dare importanza e priorità differenti ad ognuna di esse.
C’è chi predilige l’aspetto familiare rispetto a quello sociale o quello lavorativo rispetto a quello relazionale. Questo è normale, ma l’importante è avere chiaro che per quanto possiamo prediligere una dimensione rispetto alle altre, esse fanno tutte parte della stessa totalità e devono mantenere un equilibrio per farci star bene.
È un anno che viviamo una quotidianità in continuo mutamento.
Mantenere un equilibrio tra lavoro, famiglia, relazioni sociali e passioni è una vera sfida. Si pensi ai cambiamenti avvenuti nel nostro modo di lavorare: lavoro a distanza, smart working, lavoro sul campo, lavoro al 50 %.
Modalità lavorative, a cui non eravamo abituati e che ci sono state imposte dalla situazione emergenziale.
Esse non hanno inciso esclusivamente sulla nostra dimensione lavorativa, ma hanno prodotto effetti in tutti i sistemi in cui ognuno di noi è inserito.
Riflettiamo.
Con lo smart working, spesso, viene a mancare il confine fisico fra ambiente di lavoro e di vita familiare. Per chi è impegnato in prima linea, il rientro a casa è spesso accompagnato oltre che dalla fatica fisica anche da pensieri ricorrenti e preoccupazioni.
Chi lavora al 50% in presenza e 50% a distanza è costantemente portato a ridefinire spazi fisici e mentali.
Tutte queste condizioni stanno portando all’aumento del numero di persone che vive il lavoro in modo stressante.
Si arriva a percepire la pausa da lavoro come mancanza.
Ad avere pensieri correlati al lavoro anche quando si sta dedicando del tempo ad altro.
Quali sono gli effetti che si possono generare?
Tutto ciò non fa altro che allontanarci dall’obiettivo che ognuno di noi dovrebbe perseguire: il benessere.
Spesso non ci si accorge dello “sconfinamento” dell’area lavorativa.
Ricerche hanno dimostrato che molti lavoratori durante quest’anno abbiano iniziato a lavorare un’ora prima o terminato un’ora dopo.
Siano stati reperibili oltre l’orario d’ufficio. Abbiano avuto difficoltà a “staccare la spina” e stiano vivendo livelli di ansia superiori agli standard.
Tutto ciò avviene in modo graduale fino a sembrarci normalità.
È come un’abitudine.
Lavoro ogni giorno un po’ di più fino ad arrivare all’eccesso, fino a quando il non lavorare mi fa sentire in colpa o il pensiero del lavoro diviene costante.
Per questa ragione bisogna stare attenti.
In psicologia sono state definite differenti condizioni correlate al lavoro che minano il benessere della persona.
Tra queste si parla di stress lavoro correlato che è una situazione limite che, se non affrontata nel modo giusto può causare fenomeni di burnout.
L’incremento del ritmo e del carico di lavoro, pressioni emotive, precarietà e mancanza di equilibrio tra vita lavorativa e vita personale possono creare vissuti stressanti.
Lo stress lavoro correlato, così come ogni altra condizione stressante, varia da individuo a individuo. Si arriva a vivere il lavoro come stressante quando ci troviamo in una situazione difficoltosa e le usuali strategie messe in atto non si rivelano funzionali.
Laddove questa situazione di difficoltà si protrae nel tempo può sfociare in burnout che letteralmente significa crollo, esaurimento.
Cosa fare per migliorare il proprio benessere?
Se arrivi a sentirti in colpa perché non stai lavorando. Se mentre fai altro pensi al lavoro, qui ci sono piccoli suggerimenti pratici per migliorare la qualità delle tue giornate.
- Prima di iniziare la giornata lavorativa fai qualcosa che ti gratifichi. Qualcosa che ti dia la carica e ti faccia iniziare la giornata con il piede giusto. Concediti una colazione più lunga, fai esercizio, leggi il giornale. L’importante è dedicare del tempo a te.
- Lavora in uno spazio definito. Se sei in smart working è importante che tu riesca a definire fisicamente lo spazio del lavoro. Cerca di evitare gli spazi comuni e se non è possibile delimita in modo creativo lo spazio del lavoro dallo spazio di vita.
- Inizia la giornata scrivendoti una lista di cose da fare. Puoi provare a scrivere in sezioni diverse in modo da sapere “cosa farai oggi” per te, per il lavoro e per la famiglia.
- Definisci con precisione i tuoi orari di lavoro. Questo ti permetterà di compilare in modo più dettagliato la lista di “cose da fare oggi”
- Datti un tempo per “rigenerarti”. Piccole pause in cui sgranchirti le gambe e distogliere l’attenzione ti possono permettere di ripartire più efficace ed efficiente di prima.
Questi sono solo cinque piccoli accorgimenti che possono migliorare la tua giornata ed il rapporto con la dimensione lavorativa.
Se ti accorgi che non basta, che hai bisogno di piccoli aiuti per apportare anche piccole modifiche alla tua routine, o hai voglia di avere un confronto con un professionista per comprendere se le tue strategie per migliorare il benessere e ritrovare il tuo equilibrio sono efficaci, ti ricordo che ogni martedì, per un periodo limitato, dalle 18:00 alle 20:00 i terapeuti del nostro team One Session si rendono disponibili per degli incontri aperti a tutti utilizzando la terapia a seduta singola.
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Bibliografia
Campanini, P. (2019). Stress lavoro-correlato e la sua valutazione. Giornale Italiano di psicologia, 79-86.
GLINT (2020). How employees are feeling right now. GLINT.
Kotera,Y., Vione, K. C. (2020). Psychological impacts of the New Ways of Working (NWW): A Systematic Review. International Journal of Enviromental Research and Public Health.
Psicologa e picoterapeuta in formazione. Utilizzo la terapia a seduta singola per permettere alla persone di raggiungere i propri obiettivi e massimizzare l’efficacia di ogni singolo incontro.
Ricevo a Caserta e On-line (Skype).