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Quando basta una sola seduta per risolvere un problema

Quando basta una sola seduta per risolvere un problema?

O meglio, può davvero bastare una sola seduta per risolvere un problema?

È molto diffusa l’idea che, dato che ci sono voluti anni per creare i nostri problemi, servono altrettanti anni per risolverli.

Questo in realtà non è affatto vero!

Per esempio ci vogliono anni a costruire una diga, ma una breccia nel punto giusto può farla crollare in qualche ora e modificare in maniera sostanziale e definitiva tutto l’ambiente circostante!

E potrei farvi molti altri esempi a questo riguardo!

Quindi cosa fa la differenza e quando basta una sola seduta per risolvere un problema?

Sono molti i fattori che possono influire sulla riuscita o meno di una sola seduta anche perché, ci tengo a sottolinearlo, non è detto che basti una sola seduta.

Anzi spesso terapeuta e paziente scoprono solo alla fine della seduta stessa se questa può essere considerata soddisfacente oppure no.

La Terapia a Seduta Singola non è efficace perché è breve, ma è breve proprio perché è efficace.

In particolare si è dimostrata utile perché:

  1. La persona riesce a focalizzare in maniera chiara e semplice il problema e lo trasforma in un obiettivo concreto e raggiungibile.
  2. Una volta messo a fuoco il problema, spesso la persone realizza che la sua situazione è risolvibile e non richiede un tempo lungo per essere risolta.
  3. Allo stesso modo, identificando le proprie risorse e le eccezioni al problema, ossia le volte in cui spontaneamente il problema non si presenta, spesso la persona scopre che con un cambiamento piccolo si può innescare un circolo virtuoso che porta al superamento della difficoltà stessa.

Ma cosa ci dice la ricerca?

Negli anni ’80, Moshe Talmon si rese conto che un gran numero di pazienti del Kaiser Permanente, la struttura ospedaliera presso cui lavorava, si presentava per una sola seduta di psicoterapia per poi non tornare più.

Iniziò quindi a chiamare 200 pazienti della struttura chiedendogli il motivo della fine del proprio percorso e scoprì con stupore che il 78% di quei pazienti non veniva più perché, semplicemente, riteneva quell’unica seduta sufficiente.

Gli studi che si sono susseguiti poi nel tempo ci hanno portato a tre consapevolezze:

  1. Quando viene proposta il 30/40% delle persone pensa che una sola seduta possa essere sufficiente. La differenza la fa il sentire di quella persona in quel momento, non il problema. Per questo ci possono essere persone diverse, in momenti diversi della loro vita, che per lo stesso problema hanno bisogno di una sola seduta oppure richiederne di più.
  2. il 60/80% di queste persone, ricontattate dopo mesi, conferma che il problema non c’è più o che comunque si è ridotto di molto e che quindi non ritiene di aver bisogno di fare altre sedute.
  3. Solo alla fine della seduta la persona sarà in grado di dire se quella seduta è sufficiente o meno. E comunque, per la natura stessa della Terapia a Seduta Singola, qualora dopo tempo dalla seduta la persona sentisse di aver bisogno di un altro incontro, basterà semplicemente ricontattare il terapeuta e fissare un nuovo incontro.

In concreto quando può essere utile fare una sola seduta?

Sono molti i motivi che possono portarti a richiedere una singola seduta.

Vediamone alcuni.

1- Per risolvere un problema.

A volte, in questi casi, ciò che serve è semplicemente iniziare a fare il primo passo. E’ in queste situazioni che la Terapia a Seduta Singola mostra tutta la sua efficacia.

2- Per trovare le strategie per risolvere un problema.

Andare dallo psicologo spesso non significa ammettere di non farcela da sola. Anzi, vuol dire andare alla ricerca delle strategie più efficaci per poter risolvere i propri problemi e poi utilizzarle in autonomia.

3- Per cercare un confronto.

Per la sua formazione e il suo mindset lo psicologo è preparato ad essere un confronto oggettivo e, allo stesso tempo, aperto nei confronti della persona.

Questo lo porta ad avere la capacità di guidare la persona da un lato a scoprire le proprie risorse e, dall’altro, a vedere le situazioni da punti di vista diversi così da trovare la strategia più efficace per ognuno.

4- Per gestire un’emergenza o una crisi.

Spesso nel momento più acuto di un’esperienza ci si può sentire sopraffatti.

Per questo può essere utile ricorrere ad uno specialista. Può essere uno sfogo o la ricerca di un confronto, un momento di ascolto o la ricerca di strategie per superare la crisi.

5- Avviare o consolidare un cambiamento.

A volte nel mezzo del cammino ci si può sentire disorientati. In questi casi confrontarsi con un professionista può aiutare a comprendere il proprio percorso ed eventualmente aggiustare la rotta.

Conclusioni

Fare una Terapia a Seduta Singola non vuol dire fare per forza una sola seduta. Vuol dire massimizzare l’efficacia di quest’ultima e spesso questo porta le persone a sentirsi soddisfatte anche dopo un solo incontro.

O anche no.

Perché non c’è una regola fissa, ma solo il vissuto della persona e i propri bisogni contestuali.

Se senti il bisogno di un aiuto professionale, contatta OneSession!

Ogni Martedì dalle 18:00 alle 20:00 gli psicologi del team “One session” sono a tua disposizione per una sessione gratuita di consulenza psicologica a seduta singola di 30 minuti.

Per maggiori informazioni, puoi inviare una email a info@onesession.it o visitare le nostre pagine Facebook e Instagram

Riferimenti bibliografici

Cannistrà F., Piccirilli F. (2018). Terapia a seduta singola. Principi e pratiche. Firenze: Giunti.

Hoyt, M.F. & Talmon, M. (eds.) (2014). Capturing the Moment. Single Session Therapy and Walk-In Services. Bancyfelin, UK: Crown House

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