Sentirsi sbagliati: tutti sembrano realizzati e io no!
Ti è mai capitato che attorno a te tutti sembrano realizzati, al punto da sentirti sbagliato/a?
“Cosa farai da grande?” è la domanda che ciascuno di noi si è sentito rivolgere almeno una volta nella vita.
A questa domanda, molto spesso, ci siamo sentiti in dovere di rispondere perché il non avere una risposta chiara e definitiva avrebbe significato avere qualcosa che non andava, perché tutti devono sapere cosa fare della propria vita, almeno da un certo momento in poi.
I percorsi formativi, d’altro canto, sono organizzati in modo tale da mettere una sorta di “data di scadenza” rispetto a quello che le persone possono diventare e realizzare arrivati ad un certo punto della propria vita. Ti vengono illustrate le possibili scelte, le possibili opzioni, e sta a quel punto a te decidere che strada prendere.
Il tempo in cui decidere cosa realizzare della propria vita non è uguale per tutti
La verità è che non tutti arrivano ad elaborare queste risposte nello stesso momento, con la spiacevole conseguenze che potremmo trovarci a fare delle scelte forzate che non “sentiamo nostre” .
Scelte che non tengono conto dei nostri valori e delle nostre vere motivazioni, e che con il tempo potrebbero farci sentire sbagliati, non al nostro posto.
Queste scelte possono portarci a viverci come costantemente indietro rispetto a chi intorno a noi prosegue dritto e spedito sul proprio percorso di realizzazione personale e professionale.
Per la propria realizzazione personale e professionale è indispensabile svolgere attività che abbiano per noi un significato
Per realizzare delle scelte che ci facciano davvero sentire bene e realizzati, è indispensabile conoscere noi stessi e le forze che guidano le nostre azioni. Non si tratta solo di capire cosa per noi è importante ma anche perché lo è, perché quell’attività ci fa stare bene e ci genera gratificazione.
Ovviamente non è scontato conoscere i propri perché o ciò che per noi ha un significato. Solo sperimentando è possibile capire se un ambito o una professione ci trasmettono quel senso, quel significato che cerchiamo e, allo stesso tempo, conoscere già i nostri perché può aiutarci a capire da dove cominciare a sperimentare.
Va benissimo avere solo un perché, ovvero solo una forza trainante che guida tutte le nostre azioni, va anche bene averne molteplici. Non dobbiamo obbligatoriamente ostinarci a ricondurre necessariamente tutta la nostra esistenza ad un unico perché, non c’è una regola (questo, per sfatare anche il mito “dell’unica vera vocazione” – una persona, infatti, potrebbe trarre soddisfazione dallo svolgere diverse attività o cambiare nel corso della vita).
Come individuare i tuoi perché?
Per aiutarti ad individuare i tuoi perché, e quindi tutte quelle attività che hanno per te un significato, un esercizio da cui partire potrebbe essere il seguente (tratto e riadattato dal testo di Wapnick “Diventa chi sei”):
- Ripensa ad una occasione in cui ti sei sentito/a veramente vivo, felice ed entusiasta. Cosa stavi facendo in quell’occasione? Cerca di trovare più dettagli possibili dedicando qualche minuto a questa attività
- Dopo aver risposto a questa prima domanda, prova a chiederti ora perché amavi fare quella cosa, cosa ti spingeva a farla.
- Ripeti questo esercizio per tutte quelle occasioni in cui ti sei sentito vivo ed appagato, non deve essere necessariamente una.
Un altro strumento indispensabile per la propria realizzazione professionale sono le àncore di carriera di Edgar Schein
Cosa sono le àncore di carriera e perché è cosi importante conoscerle per la propria realizzazione?
Perché esse rappresentano l’insieme delle nostre competenze, delle nostre motivazioni e valori: Schein, il padre di questo importante costrutto, le definisce come una sorta di immagine che si sviluppa dentro ognuno di noi e che ci aiuta, ci guida nel compiere scelte, nel prendere decisioni, che sono nel nostro interesse e non nell’interesse di altri.
Non conoscere le proprie àncore rischia di esporci a scelte, a soluzioni che con il tempo potrebbero rivelarsi insoddisfacenti, semplicemente perché non ci rappresentano.
Schein ha individuato 8 àncore di carriera supportate da un questionario di autovalutazione, che non vuole rappresentare un test diagnostico quanto piuttosto un modo efficace per descrivere se stessi in un determinato momento di vita, per aiutare a capire e conoscere le proprie priorità e quindi compiere delle scelte professionali quanto più soddisfacenti possibile.
- Prima àncora: la competenza tecnico-funzionale
Le persone ancorate a questa competenza sono più attratte dalla specializzazione tecnica che dai contenuti gestionali del lavoro.
- Seconda àncora: la competenza manageriale generale
Quest’àncora motiva le persone che cercano la responsabilità, la possibilità di influire mediante decisioni, l’ascesa nella struttura aziendale. Vogliono essere responsabili, nel bene e nel male, dei risultati e identificano il proprio lavoro con il successo dell’organizzazione per la quale lavorano.
- Terza àncora: l’autonomia/indipendenza
Questa àncora caratterizza le persone che non possono rinunciare alla possibilità di definire il proprio lavoro in modo autonomo. Nonostante esistano alcune posizioni all’interno delle organizzazioni che permettono in una certa misura questa libertà, la maggior parte delle persone con quest’àncora sceglie lavori autonomi.
- Quarta àncora: la sicurezza/stabilità
Le persone motivate da quest’àncora non possono rinunciare alla sicurezza di un impiego e alla relativa posizione all’interno dell’organizzazione. In altre parole, sono alla ricerca del cosiddetto “posto fisso”.
- Quinta àncora: la creatività imprenditoriale
Le persone che ottengono il punteggio più elevato a questa àncora generalmente non riescono a rinunciare all’idea di poter creare un’impresa, un progetto proprio, costruito con le proprie forze e risorse, accettando di assumersi anche tutti i rischi del caso.
- Sesta àncora: il servizio/dedizione alla causa
Le persone che raggiungono il punteggio più alto a quest’àncora non possono rinunciare a servire/dedicarsi ad una buona causa attraverso il lavoro che svolgono.
- Settima àncora: la sfida/paura
Le persone motivate da quest’àncora non possono rinunciare alla possibilità di misurarsi con sfide impossibili, situazioni avverse che sembrano insuperabili. Generalmente queste persone quando accettano una posizione è perché in questa vedono la possibilità di misurarsi con problemi e sfide complesse, sia di natura intellettuale che fisica.
- Ottava àncora: lo stile di vita
Le persone che ottengono il punteggio più alto a questa àncora non possono rinunciare a trovare un equilibrio tra bisogni personali, famigliari e di carriera. Generalmente sono orientate verso opportunità professionali che offrano una certa flessibilità cosi da poter trovare più facilmente questo equilibrio e questa integrazione tra i diversi ambiti di vita.
Il ruolo dell’orientamento professionale: una risorsa indispensabile
Negli ultimi anni, soprattutto di fronte ai repentini cambiamenti nel mondo del lavoro, l’orientamento sta diventando sempre di più un supporto indispensabile per accompagnare le persone nei momenti di scelta, di cambiamento, tanto in ambito formativo che lavorativo.
L’orientamento si configura come un vero e proprio percorso di conoscenza e scoperta individuale, in grado di guidare la persona verso scelte consapevoli e quanto più soddisfacenti, prestando particolare attenzione:
- all’individuazione e all’attivazione delle capacità e potenzialità personali;
- all’analisi delle motivazioni, desideri e aspirazioni personali e professionali;
- all’analisi dell’ esperienza formativa e professionale;
- per finire con l’elaborazione di un vero e proprio progetto di vita personale e professionale.
Se senti il bisogno di un aiuto in più per capire quale strada personale e professionale intraprendere, gli psicologi di OneSession.it ti offrono la possibilità di prenotare un primo colloquio gratuito. Per prenotare il tuo incontro, puoi inviare una e-mail a info@onesession.it oppure compilare il form (clicca qui)
Riferimenti bibliografici
Schein, E.H., Van Maanen,J. (2019, trad.it.), Le àncore di carriera, Giorgio Pozzi Editore.
Wapnick, Emilie, (2018, trad.it.), Diventa di chi sei, MGMT Edizioni.
Psicologa- specializzanda in psicoterapie brevi sistemico-strategiche. Grazie alle terapie brevi e alla mia formazione nell’ambito dell’orientamento professionale e dello sviluppo delle soft skills, riesco ad aiutare le persone che si rivolgono a me a superare momenti di difficoltà e disagio, sia in ambito personale che lavorativo, riattivando le risorse e abilità personali e aiutandole a realizzare i propri obiettivi e riconquistare una percezione generale di benessere nel più breve tempo possibile