Decisione difficile? La terapia a seduta singola può aiutarti a scegliere
Sei una persona indecisa? Devi prendere una decisione importante e non sai proprio che pesci prendere?
Forse qui puoi trovare una soluzione efficace per te.
Prima di continuare, è importante sottolineare un aspetto che in questo momento, forse, stai sottovalutando: noi decidiamo ogni giorno, continuamente.
Alcune scelte sono semplici, e le adottiamo in modo automatico, basandoci sulle nostre esperienze pregresse (che strada fare per andare a scuola o a lavoro) o sulle nostre preferenze (con che cosa fare colazione).
Quello che però vale la pena ricordare è che dalla scelta più banale a quella più difficile, il processo decisionale che adottiamo è pressoché lo stesso.
Che sia il pranzo o la carriera accademica, noi scegliamo attraverso processi di “selezione”, che scartando differenti opzioni, ci conducono a definire quale sia, per noi, la soluzione ideale.
Perché allora, se il processo è lo stesso, in alcuni casi è così difficile decidere?
I motivi possono essere tantissimi: perché non abbiamo le idee chiare, perché la decisione che “sentiamo” di dover prendere può avere delle conseguenze che possono ferire qualcuno a cui teniamo, perché entrambe le opzioni che abbiamo di fronte ci sembrano allettanti, o al contrario perché ci troviamo a dover scegliere il “male minore”.
In generale, quando ci troviamo di fronte ad una scelta “difficile”, può entrare in gioco la paura. Studi sui processi decisionali hanno individuato alcune categorie generali di paure che insorgono quando dobbiamo prendere una decisione.
Tra queste, particolarmente rilevanti sono la paura di esporsi, paura di sbagliare, di non essere all’altezza o del giudizio negativo degli altri.
Queste paure incidono sulle nostre capacità di scelta alimentando la nostra indecisione e, a volte, i nostri dubbi.
Malgrado sia spesso visto con sospetto, il dubbio ha in realtà una funzione estremamente positiva: ci permette di incrementare la nostra visione, prendere in considerazione altre prospettive, altre possibili scelte e valutare con attenzione le conseguenze delle nostre decisioni.
A volte, tuttavia, può capitare che il dubbio comporti un blocco della nostra facoltà decisionale andando ad incidere negativamente sulla nostra qualità della vita, sul nostro benessere e sulla nostra autoefficacia, soprattutto nei frequenti casi in cui il dubbio “contagia” anche scelte che, in altre occasioni, avremmo preso senza troppe preoccupazioni, come se ogni risposta generasse un nuovo dubbio, trascinandoci in una sorta di circolo vizioso.
Cosa fare in questi casi?
Con la terapia a seduta singola ci sono molti modi per aiutare la persona ad individuare il metodo di scelta più adatto alle proprie esigenze.
L’efficacia della terapia a seduta singola è data dal fatto che si basa sull’unicità della persona, sulle sue risorse e sui suoi valori.
Anche quando la problematica può essere generalizzata (in questo caso la difficoltà di prendere una decisione), ogni persona affronta il problema in modo diverso, e ogni situazione è pressoché unica, quindi non c’è una ricetta uguale per tutti.
Se vuoi provare ad arrivare alla decisione autonomamente ma stai avendo difficoltà sappi che la scrittura ti può aiutare.
Se hai già provato a fare la lista dei pro e dei contro o ad attribuire un valore numerico alle varie opzioni e non è servito a nulla, continua a leggere perché quello che ti suggerisco è un po’ diverso.
Conversazioni con…uno sconosciuto
Una soluzione efficace può essere infatti quella di scrivere i tuoi pensieri, immaginando di avere una conversazione con uno sconosciuto.
Questo ti porterà ad essere quanto più chiaro possibile: quando parliamo con una persona che non ci conosce dobbiamo cercare di spiegare bene, in modo sintetico, non solo “il dubbio” e la scelta che dobbiamo prendere, ma anche le condizioni da cui partiamo e quali conseguenze immaginiamo che la scelta possa avere sulla nostra vita.
Il potere della scrittura è veramente forte e questa soluzione può essere veramente efficace se adottata nelle giuste modalità.
Attenzione ai dettagli
Scegli un “momento” da dedicare a questa soluzione: può volerci del tempo, e quindi è necessario che tu definisca con anticipo un preciso giorno ed una precisa ora da dedicare a quest’attività.
Scegli un luogo: è un momento che dedichi a te, e in quanto tale, dev’essere tuo, privo di distrazioni ed interferenze.
Scrivere ti permetterà di avere una visione molto più chiara sia delle tue emozioni sia dei dati oggettivi che stai valutando. Soprattutto, ti permetterà di stabilire se sei d’accordo con quanto hai affermato in quello che hai scritto e guardare la tua condizione da una nuova prospettiva.
Se neanche questa modalità funziona e “il blocco decisionale” invade le tue giornate generandoti ansia e preoccupazione, puoi rivolgerti ad uno psicologo formato in terapia a seduta singola con il quale potrai individuare la soluzione più adatta per la tua persona e per la tua concreta necessità, già a partire dal primo e, in molti casi, unico incontro.
Roberta Miele
Bibliografia
Nardone, G. (2014). La paura delle decisioni. Come costruire il coraggio di scegliere per sé e per gli altri. Milano: Ponte alle Grazie
Cannistrà F., Piccirilli F. (2018). Terapia a seduta singola. Principi e pratiche. Giunti Psychometrics
Psicologa e picoterapeuta in formazione. Utilizzo la terapia a seduta singola per permettere alla persone di raggiungere i propri obiettivi e massimizzare l’efficacia di ogni singolo incontro.
Ricevo a Caserta e On-line (Skype).
La paura dell’aereo e la Terapia a Seduta Singola.
Sai che cose’è l’aereofobia? E’ il termine che definisce la paura di volare in aereo (fear of flying) a causa di uno stato di ansia significativo.
Si configura o come una fobia – una paura irrazionale e persistente, verso una situazione specifica che in questo caso è la condizione di dover prendere l’aereo- o potrebbe manifestarsi come una paura piuttosto intensa ma comunque gestibile.
Hai paura di volare?
Non ti preoccupare, non sei il solo a sperimentare questo disagio, ma tanti soffrono di questo problema.
Perché si ha paura dell’aereo?
Non c’è una risposta univoca.
Sicuramente volare è una condizione estranea all’essere umano e di per sé, spaventosa.
Bisogna considera che l’aereo, per quanto sicuro, è un mezzo dal quale una volta saliti non si può più scendere, se non al termine del viaggio.
- C’è chi soffre di claustrofobia e di conseguenza ha paura di volare perché si trova in un mezzo chiuso.
- Un esperienza traumatica vissuta sull’aereo ha cristallizzato la paura per il mezzo.
Le cause possono essere tante ma rimane il problema che chi ha paura dell’aereo ha difficoltà nel programmare un viaggio o a farlo fino a raggiungere i casi estremi di fobia dove l’aereo viene evitato del tutto.
Paura e fobia: sono la stessa cosa?
No. La paura è un emozione fondamentale, utile all’essere umano come campanello di allarme per i pericoli esterni. Tuttavia da una semplice paura fisiologica può trasformarsi in una paura persistente e pervasiva, che invalida il normale svolgimento di vita della persona: in questo caso diventa fobia, una paura specifica e irrazionale.
C’è chi, nonostante la paura, prende comunque l’aereo, chi ricorre a tentate soluzioni come: rituali propiziatori prima del viaggio, distrattori (musica, libri, pc..), la compagnia delle persone (non partono mai da soli), viaggi brevi e dilazionati nel tempo, e nei casi più resistenti l’uso dei farmaci.
Chi invece prende l’aereo solo quando strettamente necessario – per lavoro- e chi lo evita del tutto perché sa che potrebbe avere un attacco di panico se costretto a prenderlo.
Non prendere più l’aereo o prenderlo con grandi difficoltà e disagi pervasivi, significa rinunciare a una vacanza, a rendersi disponibile per un viaggio di lavoro, ad andare a trovare dei parenti, a un trasferimento, a vedere il mondo e essere costretti a usare mezzi più scomodi, meno sicuri e che impiegano molto più tempo.
Insomma, tutta una serie di svantaggi che sono sicura non sei fino in fondo felice di accettare.
Lo sai che è possibile risolvere il problema in tempi brevi?
Come superare la paura dell’aereo?
Chi vola, lo sa, che l’aereo è considerato da sempre –secondo le statistiche- come il mezzo più sicuro; sono più frequenti gli incidenti in macchina, in treno o in nave rispetto a quelli in aereo.
Eppure immagino che tu è proprio dell’aereo che hai più paura mentre i restanti mezzi, come la macchina, che usi tutti i giorni, non ti spaventano.
Chissà, forse in macchina hai la sensazione di avere il pieno controllo in quanto conducente – per quanto illusoria sia- mente l’aereo è un mezzo su cui sei passeggero.
Se hai paura dell’aereo la per prima cosa cerchi rassicurazione:
- chiedi aiuto alle persone intorno a te, ne parli, ti sfoghi e ti lamenti. La rassicurazione non funziona però. Quando ne parli, immagino che sul momento ti senti meglio, ma dopo? Funziona? Questo perché in realtà la rassicurazione alimenta l’ansia, rendendo la paura più reale e confermando il fatto che fai ad avere paura.
- La seconda cosa che fai è cercare spiegazioni razionali e logiche: sai che è più facile morire in macchina che in aereo, che è il mezzo più sicuro su cui viaggiare, che è attrezzato per affrontare lunghi viaggi e turbolenze. La razionalità tuttavia non risolve il problema ma colma solo una lacuna e aumenta la consapevolezza personale: agisce infatti su una paura irrazionale e di conseguenza il suo effetto è limitato.
- Infine, decidi di evitare di prendere l’aereo: Inizialmente questa tentata soluzione sembra funzionare poi, evitando costantemente, peggiori la situazione. Questo accade perché evitando confermi che la situazione è realmente pericolosa e perdi fiducia nelle tue capacità personali.
Nardone afferma “La paura evitata diventa panico, la paura guardata in faccia diventa coraggio”.
Pensi di non farcela?
Puoi rivolgerti a uno specialista in questi casi.
La terapia a seduta singola è utile per ottenere vantaggi anche in una sola seduta con lo psicologo, soprattutto per questo tipo di paure che si risolvo in tempi brevi attraverso l’individuazione dell’obiettivo da raggiungere e l’individuazione delle tue risorse.
Sul sito di www.onesession.it, è presente un elenco di professionisti formati in Terapia a Seduta Singola che potranno aiutarti a raggiungere i risultati sperati.
Beatrice Pavoni
Bibliografia:
Evangelisti, L. (2014). Mai più paura di volare. Come vincere per sempre la fobia dell’aereo. Milano: Feltrinelli.
Nardone G.,1993 “Paura, panico, fobie”, Ponte alle Grazie, Milano
Nardone G., 2000 “Oltre i limiti della paura”, Ponte alle Grazie, Milano Nardone G., 2003
Cannistrà F, Piccirilli F. (2018) terapia a seduta singola. Principi e pratiche. Giunti Psycometrics
Sono una psicologa che si occupa di consulenze brevi e di TSS: il mio obiettivo è ridurre i tempi della terapia e massimizzare l’efficacia della seduta, offrendo un sostegno focalizzato e concreto per affrontare sia le piccole che le grandi difficoltà della vita