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Tags Archives: timidezza

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Terapia a Seduta Singola per affrontare la timidezza

La timidezza può essere un ostacolo.

Ti è mai capitato di sentirti a disagio in situazioni sociali? O nell’incontrare altre persone?

Di avere paura del giudizio negativo degli altri?

Ti senti inadeguat* nelle situazioni sociali e questo ti genera sofferenza?

Hai mai avuto difficltà ad avviare una conversazione?

O a creare amicizie, ad innamorarti?

Se è così sappi che sei semplicemente una persona timida, come il 60% degli Italiani, del resto.

La timidezza è definita come l’incapacità di rispondere in modo adeguato alle situazioni sociali. Come ben saprai, se sei una perosna timida, la timidezza è caratterizzata da componenti affettive, cognitive e comportamentali.

Ma…Allarme spoiler! La timidezza non è né un disturbo, né un tratto di personalità, è semplicemente “un’incompetenza” nell’affrontare situazioni sociali.

C’è quindi un’ottima notizia per te!

Se infatti la timidezza è solamente una questione di mancanza di esperienza o di strategie efficaci allora basterà semplicemente apprendere nuove strategie e diventare un’esperto/a di situazioni sociali per cambiare le cose!

Ovviamente stiamo parlando del caso in cui la tua timidezza tenda a renderti la vita difficile: a crearti barriere personali, sociali, professionali e quindi a portarti un disagio significativo tanto da spingerti a voler affrontare la questione.

È sempre molto importante ascoltare i propri bisogni e migliorarsi per stare meglio. Quindi, in questo caso, può essere importante per te cercare nuove e diverse strategie per vivere in modo più sereno le situazioni sociali.

Infatti, in misura lieve, la timidezza è molto diffusa, dipende solo da te e da quanto essa impatta nella tua vita e da quanto vuoi concederti di stare meglio. In altre parole: come già detto, essa non è una patologia o una problematica di per sè, ma puo’ diventare un’ostacolo a livello soggettivo per la singola persona e le nostre necessità non vanno mai messe in secondo piano.

Cosa fai e sarebbe meglio non fare?

Se stai leggendo questo articolo, molto probabilmente, sei una persona timida. Può darsi che tu tenda spesso a focalizzare l’attenzione sul tuo mondo interiore: sui tuoi pensieri, emozioni e comportamenti. Questa è una delle Tentate Soluzioni che molto spesso infatti i/le timidi/e mettono in atto.

Mi spiego meglio. Se ti trovi ad una festa, da brava persona timida, ti concentrerai molto sui tuoi comportamenti e cercherai di pensare come essi possano essere considerati dagli altri, temendo fortemente il loro giudizio. Spenderai molte energie nel concentrarti sul disagio che provi, nel pensare a come potresti provarne meno. Ti farai domande come: “Sono nel posto giusto?”, “Sono giust* per questo posto?”, “Sono all’altezza?”, “Ho fatto bene a venire?”, “Penseranno che sto malissimo vestit* così?”. Queste ed altre domande simili sono focalizzate sul disagio emotivo che stai provando, sul tuo imbarazzo, sulla paura del giudizio degli altri e sulla tua sensazione di inadeguatezza. Tutte queste domande generano un circolo vizioso alimentando la tua ansia e la tua sensazione di disagio. Infatti più tenterai di sforzarti a risolvere tali interrogativi più te ne verranno inevitabilmente di nuovi : “Sono all’altezza? Beh se mi hanno invitata forse lo sono, ma allora perché mi sento a disagio? Non sono capace a gestire queste situazioni, ma cosa sbeglio?Sicuramente potrei vivermi la festa con più leggerezza, ma perché non ci rieco?…”.

Le Tentate Soluzioni Disfunzionali sono infatti quelle che attuiamo provando a risolvere le nostre difficoltà, ma quello che facciamo risulta inefficace o addirittura peggiora il problema.

In questo caso il cercare di controllare la situazione e il giudizio altrui ponendo molta attenzione ai prorpi comportamenti e ragionando sulle prorpie insicurezze porta solamente ad aumentare la timidezza e a non vivere con serenità la situazione sociale della festa.

Seduta singola: diverse strategie

Sicuramente non basterà importi di non pensare al tuo imbarazzo, alla paura del giudizio ed alla tua timidezza. Infatti più cercherai di sforzarti a non pensarci più ci penserai (paradosso del controllo che fa perdere il controllo).

Puoi però provare ad utilizzare la Tecnica della Distrazione. Quando ti accorgi, in una situazione sociale, di concentrarti troppo sul tuo mondo interiore prova a dedicati ad altro, ad attività che portino la tua mente altrove. Queste distrazioni possono essere diverse per ciascuno a seconda delle risorse che la persona ha in se stessa.

Se ti rendi conto di aver bisogno di un aiuto in più, puoi rivolgerti ad uno/a psicologo/a per una consulenza psicologiga sulla timidezza. Ciò ti permetterà di risparmiare tempo prezioso e cominciare ad attuare da subito un cambiamento funzionale e durevole nel tempo.

La metodologia a Seduta Singola può essere una delle metodologie efficaci per la tua timidezza. Infatti insieme allo/alla psicologo/a potrai evidenziare le tue risorse e lavorare fin dalla prima consulenza sulla tua timidezza e su delle strategie efficaci che potrai utilizzare nelle situazioni sociali, subito dopo la seduta, non permettendo più alla timidezza di averla vinta.

Infatti, la metodologia a Seduta Singola è caratterizzata da un agire concreto e focalizzato (a volte una singola seduta è sufficiente) ed ha dimostrato una notevole efficacia di intervento, sia nel breve che nel lungo periodo. Puoi anche pensare di ricercare una consulenza psicologica online che ha la stessa efficacia di quella dal vivo.

Pront* per la prossima festa?!

Se senti il bisogno di un aiuto professionale, chiedi aiuto a One Session: puoi inviare una e-mail a info@onesession.it oppure compilare il form (clicca qui)

Riferimenti bibliografici

Cannistrà, F., & Piccirilli, F. (2018). Terapia a seduta singola. Principi e pratiche. Giunti

Coles, M. E., & Horng, B. (2006). Social anxiety disorder. Comprehensive handbook of personality and psychopathology, 138.

Henderson, L., Zimbardo, P., & Carducci, B. (2010). Shyness. The Corsini encyclopedia of psychology, 1-3.

Nardone, G. (1993). Paura, Panico, Fobie. La terapia in tempi brevi. Milano: Ponte alle Grazie.

Watzlawick, P., Weakland, J., Fisch, R. (1974). Change. La formazione e la soluzione dei problemi. Roma: Astrolabio, 1975.

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Timidezza o introversione: qual è la differenza?

Timidezza ed introversione sono due termini che, nel parlare comune, sono spesso usati come sinonimi.

Questo accade perché, pur rappresentando due tendenze nettamente diverse, sono simili nei comportamenti espressi.

L’introversione si traduce spesso nel preferire la calma e le situazioni con pochi stimoli ambientali. La timidezza, invece, riguarda la paura del giudizio altrui e si manifesta come tendenza al parlare poco ed al preferire situazioni più intime e raccolte.

Qual è allora la differenza?

Introversione

Il termine introversione venne teorizzato, per la prima volta, da Jung negli anni ’20, in opposizione al termine estroversione, per identificare due tratti di personalità.

Semplificando molto, si può dire che gli estroversi sono solitamente socievoli e assertivi, mentre gli introversi più riservati e riflessivi.

Una delle funzioni peculiari di questa dicotomia è che, capire se sei estroverso o introverso, ti permette di capire anche come ti ricarichi, ossia come recuperi forza ed energia.

Infatti i tratti di personalità sono legati al benessere mentale ed influenzano il modo in cui facciamo fronte agli eventi stressanti.

Banalmente, un introverso ha bisogno dei suoi spazi e di ritagliarsi, appunto, dei momenti dedicati a sé.

Mentre un estroverso, invece, ha bisogno dell’aspetto sociale, quindi di passare del tempo con gli altri e fare esperienze di gruppo.

Contestualizzando questi dati con la situazione pandemica, è facile immaginare come persone estroverse abbiano avuto più difficoltà nell’adattarsi alle misure di distanziamento sociale. I caratteri introversi, al contrario, possono averne tratto maggior beneficio.

Questi dati sono confermati anche da una ricerca sull’impatto delle restrizioni, svolta su un gruppo di studenti dell’Università del Vermont a Burlington, negli Stati Uniti e pubblicata sulla rivista scientifica Plos One.

I tratti di personalità, introversione ed estroversione, hanno mostrato ripercussioni nettamente diverse sull’umore e sullo stress percepito dai soggetti.

Timidezza

La timidezza è una condizione in cui abbiamo paura del giudizio e dell’esposizione all’altro.

È qualcosa di circoscritto alla sola presenza delle altre persone e può diventare invalidante se non ci permette di comunicare efficacemente o di mettere in pratica quei comportamenti che, altrimenti, potremmo agire tranquillamente.

Spesso la timidezza si associa ad un forte senso di inadeguatezza sociale, ma non per questo va confusa con una bassa autostima, che riguarda l’opinione che si ha di sé stessi.

La letteratura a riguardo è concorde nell’affermare che la nostra timidezza nasce e si sviluppa in base alle esperienze che viviamo, anche se i fattori biologici e genetici possono rappresentare importanti fattori di rischio.

La timidezza è quindi una credenza, appresa e mantenuta dalle credenze che la persona ha riguardo sé stessa e gli altri.

Cosa significa tutto questo e come può aiutarti?

I tratti di personalità, come l’introversione, sono tendenzialmente più stabili nel tempo e, inoltre, essere un introverso non vuol dire aver paura degli altri, né provare qualche sorta di disagio.

Al contrario, la timidezza è qualcosa di connaturato ad eventi specifici e si associa ad un malessere importante, spesso anche invalidante.

Per questo è importante sapere che puoi imparare a non subire la tua timidezza, ovvero a non farti invalidare da pensieri limitanti e catastrofici.

Il primo passo è interrompere quelle che sono le principali tentate soluzioni disfunzionali del timido, ossia l’evitamento e il chiedere aiuto.

Sono soluzioni disfunzionali perché, anche se evitare la situazione che ti mette a disagio in un primo momento ti tranquillizza, poi ti conferma una tua credenza errata: ciò che vuoi fare è troppo difficile per te.

Chiedere aiuto, allo stesso modo, ti fa sentire al sicuro, ma ti lega anche all’aiuto ricevuto, dimostrandoti, una volta di più, che non puoi farcela da solo. Il paradosso dei paradossi: ciò che ti aiuta ti rende più debole.

Bloccare queste Tentate Soluzioni Disfunzionali è il primo passo per accettare la propria timidezza ed imparare a gestirla, senza esserne sopraffatti.

Tre stretegie per superare la timidezza

Per aiutarti a gestire la tua timidezza ti proponiamo tre strategie molto semplici da mettere in pratica nella tuo quotidianità.

La prima strategia riguarda l’accettazione: accettare la tua timidezza come qualcosa che fa parte di te.

Soprattutto perché continuare a negare, ignorandola, rischia di far montare una tensione interna che non puoi reprimere e che ti travolgerà.

La seconda strategia è quella di verbalizzare ciò che provi.

Come abbiamo detto, nascondere l’emozione rischia di farla aumentare sempre più.

Esprimere ciò che provi in quel momento, dicendo “sono molto emozionato” o “sono preoccupato”, farà uscire immediatamente questa tensione e ti permetterà di calmare istantaneamente il tuo stato d’ansia.

La terza strategia è quella di imparare a vivere la tua timidezza.

Un metodo molto valido è quello di esporti, ogni giorno, in maniera progressiva e controllata, ad una piccolissima situazione che ti genera imbarazzo e disagio.

E’ fondamentale che sia tu a sceglierla e che sia davvero piccola, così che tu possa mantenere il controllo della situazione, pur trovandoti a disagio.

Conclusioni

Timidezza ed introversione rappresentano due aspetti ben distinti, ma hanno una caratteristica comune: essere introverso o essere timido non è MAI sbagliato!

Dato che i tratti di personalità sono tendenzialmente stabili nel tempo, si può cercare di agire sulla tua timidezza, ma solo se questa ti fa stare male e ti fa soffrire.

Se la tua timidezza non ti crea problemi o se il tuo essere riservato ti piace, non c’è alcun motivo per cui tu non possa goderti il tuo spazio ed i tuoi momenti di serenità personale.

Se hai bisogno di un aiuto concreto, i terapeuti del One Session Center sono a tua disposizione per una Consulenza Psicologica a Seduta Singola totalmente Gratuita, ogni martedì dalle 18:00 alle 20:00.

Per maggiori informazioni, puoi inviare una email a info@onesession.it o visitare le nostre pagine Facebook e Instagram.

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