Menu
X

Tags Archives: tradimento

image

“Restiamo insieme”. Imparare la fiducia dopo un tradimento

Quando il tradimento entra in una relazione, mettendo alla prova la fiducia, l’incredulità e lo smarrimento iniziali fanno spazio a emozioni e sentimenti come:

  • Umiliazione e tristezza
  • Rabbia
  • Disgusto
  • Senso di fallimento e di colpa
  • Vergogna
  • Dolore e paura di essere nuovamente traditi.

Se la relazione è di coppia, questi sentimenti sono molto intensi e accompagnati da sintomi psicofisici e relazionali. Il tradimento diventa un vero e proprio trauma, detto “Post Infidelity Stress Disorder”.

Che sia stata scoperta o rivelata, chi subisce l’infedeltà vive sempre una grande perdita, quella della fiducia. Non è detto che si perda la persona amata, ma di certo si frantuma il senso di sicurezza e la fiducia. È questa la vera ferita insopportabile, che colpisce il cuore della persona e della coppia.

Tutto crolla, mentre montano i pensieri alla ricerca di un perché.

“Come è possibile? Ho dato fiducia a chi mi ingannava e non l’ho capito.”. Pensi a tutto quello che hai dato, mentre l’altro stava con un’altra persona. Magari il dialogo e/o il sesso non erano granché, eppure pensavi che le cose sarebbero migliorate. Avevi fiducia in voi.

Ti accusi di aver causato il tradimento perché pensi che non sei stata/o accondiscendente, amabile, sexy, presente, i figli o il lavoro sono stati onnipresenti.

Incubi e notti insonni scorrono, pensando a ciò che è andato storto, a cosa faceva, a come riuscire a perdonare o vendicarti, perché ha tradito quel patto sott’inteso di fedeltà ed aspettative, di esclusività reciproca. Motivo per cui a volte la vendetta offre la stessa moneta: la reciprocità almeno è “salva”…forse.

Col tradimento e la fiducia ferita, la crisi travolge la coppia, forse già traballante, e diventa fonte di cambiamento. Che tipo di cambiamento è tutto da decidere. Ma senza fretta.

Ci sono due scelte possibili: dividersi oppure restare insieme. Entrambe accomunate dalla fiducia ferita del tradimento e dal rischio della sopravvivenza estenuante.

Quali strade?

  • Dividersi

Quando la riconciliazione è inapplicabile, la rottura diventa la scelta obbligata.

Ma per non affossare le future relazioni con pregiudizi e gelosie, la persona dovrà leggere la sua storia e farne una risorsa. Affrontare la paura di essere tradita e ritrovare la sua autostima.

  • Restare insieme

Questa scelta può trasformare la crisi in un’opportunità di cambiamento verso una condizione migliore della precedente.

Ma per sortire l’effetto desiderato e non vivere in uno stato di sopravvivenza permanente e deludente, è necessario un tempo di guarigione per fidarsi di nuovo. Dare una chance al Noi, rinegoziandone la costituzione e l’equilibrio.

Come ricostruire una fiducia lacerata nella coppia?

Non c’è una formula, perché ognuno reagisce in modo diverso e il tradimento ha diverse forme e concezioni. Di certo è un percorso importante, di passi interiori e relazionali da compiere, in cui è fondamentale capire che la fiducia coesiste con la credibilità, sempre. Essere credibili e crederci permette di (re)imparare a (ri)fidarsi. E guarire giorno per giorno.

1. Appuratevi che l’altro non sia un/a adultero/a seriale.

2. Domandatevi: “Perché vogliamo rimanere insieme?”.

L’amore è fondamentale, per se stessi e per la coppia, e va ricontattato senza negarselo. Ma basta?

3. Se le bugie e il silenzio hanno contrassegnato il tempo dell’infedeltà e spesso anche quello precedente, ora è il tempo di una comunicazione autentica.

È necessario affrontare i motivi del tradimento, le ferite e le emozioni, senza far finta che non ci siano. Piuttosto bisogna esprimerli e capirli.

4. Accettare il dolore e tirarlo fuori, senza negarlo. Chi ha tradito spieghi il disagio che ha portato all’infedeltà, prendendosi la responsabilità delle sue scelte. Smetta di sminuire quanto ha fatto e pretendendo che scusandosi abbia già risolto tutto. Capisca cosa ha realmente ferito il partner ed entri nei suoi panni, senza stare sulla difensiva. Concedetevi tregue di ascolto senza “il tanto non ti credo” e “sei tu che mi hai portato a farlo”. La persona ferita scelga di non definirsi vittima ma protagonista, e di non chiedere i dettagli del tradimento. Appagano l’ansia ma distruggono l’equilibrio personale.

5. Leggete il tradimento come un sintomo della relazione, di cui prendersi cura per giungere al cambiamento. Create nuovi spazi neutrali. Ricercate ricordi significativi e di intimità. Non va distrutto tutto il passato.

6. Impegnatevi in atti concreti da promettere e compiere, ma non per dovere o sulla scia delle emozioni, ma perché ci credete e siete disposti a farli.

7. Servono costanza, pazienza e volontà quotidiani, da parte di entrambi i partner. Affetto, attenzione e grazie.

8. La riconciliazione e la fiducia richiedono un’altra scelta importante: perdonare. Il perdono aiuta prima di tutto la persona sofferente a non incolparsi e a guarire. Ritrovando il suo equilibrio potrà perdonare davvero il partner. È un percorso difficile ma non impossibile, se si vuole. Il primo step è accettare quanto avvenuto e decidere se andare avanti.

9. Se si sceglie di ricominciare, è importante non cadere nell’errore di recriminare e rivangare l’accaduto continuamente, di controllare il cellulare del partner o pedinarlo, di vendicarsi con dispetti, perché non impedirà che tradisca di nuovo, mentre toglierà forze e sorriso a entrambi. Ma se non ne potete farne a meno e…

10. …il fantasma dell’infedeltà permane, con tutte le sue emozioni dolorose per la fiducia ingannata, si fa assordante e invadente. Si genera una sofferenza costante nella coppia, ci si sente impotenti e senza uscita. Non vergognatevi e cercate un supporto professionale, individuale e/o di coppia.

Ti senti sopraffatto? Chiedi aiuto a One Session!

Ci trovi tutti i martedì dalle 18.00 alle 20.00. I nostri terapeuti ti aiutano ad ottenere un cambiamento immediato e duraturo, fornendoti strumenti pratici, concreti ed utilizzabili fin da subito per uscire dalla situazione problematica grazie alle tue stesse risorse!
Per prendere appuntamento, scrivi a info@onesession.it o alle nostre pagine Facebook e Instagram.

Riferimenti bibliografici

Giommi, R. (2010). Tradire. Segnali di confusione amorosa. Edizioni Sperling & Kupfer collana Open Space Paperback.

Glass, S., Coppock Staeheli, J. (2008). Not ‘Just Friends’: Rebuilding Trust and Recovering Your Sanity After Infidelity. Atria Books Editor

Gottman, J., Schwartz Gottman J. (2017). Dieci principi per una terapia di coppia efficace. Raffaello Cortina Editor

Meyers, S. (2012). Chatting or Cheating: How to Detect Infidelity, Rebuild Love and Affair-Proof Your Relationship. Heart Media Publishing

https://www.perspectivesoftroy.com/2020/10/07/post-infidelity-stress-disorder-causes-symptoms-and-treatments/ (consultato in data 8/2/2022)

https://www.mayoclinic.org/healthy-lifestyle/adult-health/in-depth/infidelity/art-20048424 (consultato in data 8/2/2022)

 

image

Come superare la separazione dei propri genitori?

La separazione

Nel sistema famiglia possiamo individuare una conflittualità cosiddetta “normale”, caratteristica del ciclo evolutivo di un nucleo.

Una conflittualità che permette al sistema di muoversi ed evolversi verso nuove mete e nuove armonie. De Bono, nel 1993, definiva il conflitto “una situazione che richiede uno sforzo progettuale”.

Questa conflittualità fisiologica può degenerare nel momento in cui si presentano alla famiglia sfide o problemi complessi e meno scontati.

Si pensi ai comportamenti devianti in adolescenza, alla malattia, al lutto, ai problemi di dipendenza dal gioco, da droghe o da alcool.

Attraversare momenti critici o conflittuali accade a tutte le famiglie. Momenti ai quali si risponde con un riadattamento alla nuova situazione o ai nuovi ruoli.

La conflittualità coniugale è uno di questi eventi che mette in crisi l’intero sistema familiare, tenendo in ostaggio i figli dal punto di vista emotivo e relazionale.

Le relazioni possono renderci incredibilmente felici o profondamente infelici.

Esse richiedono negoziazione, compromesso, accettazione delle differenze, comunicazione.

La separazione è una risposta ipotizzabile alle relazioni infelici e caratterizzate da conflitti profondi e complessi da affrontare.

Si tratta di un evento non improvviso ma risultato di un processo più o meno lungo, che vede il deterioramento di sentimenti e rapporti.

La differenza tra chi resta insieme e chi sceglie di separarsi, in situazioni di analoga conflittualità, può talvolta essere nella modalità con cui il conflitto viene affrontato.

Ovviamente questo esclude problemi oggettivamente insanabili, come ad esempio la violenza.

Se affrontato e gestito correttamente, il conflitto può portare crescita e cambiamento. La crescita significa, assunzione di responsabilità, scelta del dialogo e del confronto.

La famiglia scandisce le diverse fasi della nostra vita, attraverso esperienze ed eventi che si imprimono nella memoria di ciascuno.

La separazione rappresenta una frattura in questi tempi. Frattura che costringe inevitabilmente ad un cambio di passo, ridisegnando individui e relazioni.

Essere figli nel conflitto

Si discute da sempre delle conseguenze della separazione dei coniugi sui figli.

È innegabile che il dissolversi del legame di coppia non sia indolore per i figli ma allo stesso tempo non siamo in presenza di una tragedia senza rimedio.

Il punto della questione è anche nella trasformazione dei costumi e dei valori.

Il tema famiglia infatti ha molteplici implicazioni sociologiche, psicologiche, giuridiche, religiose, etiche.

Di fatto la fine della coppia muove un cambiamento dei punti di riferimento di bambini o giovani.

Cambiamento che può provocare in loro incertezza, paura di perdere uno o entrambi i genitori.

Timori spesso alimentati anche dalla scarsa attenzione da parte degli adulti, concentrati sui loro problemi e dinamiche.

Separazioni e divorzi sono diventati ormai sempre più frequenti.

L’esperienza in tal senso dimostra che il disagio è passeggero se mamma e papà riescono a venir fuori dal vortice del conflitto e a tenere presente l’importanza della genitorialità che continua anche se il legame coniugale si è spezzato.

In caso contrario il disagio si cronicizza quando l’ex coppia trascina i figli nelle conflittualità, caratteristiche del momento della separazione.

Accettare che si è, nonostante tutto, genitori significa mettere in discussione atteggiamenti, scelte, comportamenti.

Significa rivedere o superare dei meccanismi di adattamento alla realtà consolidati, ma ormai inutili in questa nuova fase.

L’accettazione comporta un lavoro mentale intenso che talvolta modifica la propria identità, sia come genitore che come persona.

Non tutti potrebbero essere disposti a rivedere il proprio “copione”.

Non tutti potrebbero essere disposti a uscire dal meccanismo del senso di colpa o dell’attribuire la responsabilità all’altro.

La separazione è certamente un evento stressante e delicato in una storia familiare, in quanto comporta una riorganizzazione del percorso familiare.

Tale riorganizzazione dipenderà sia dalle risorse che dalle potenzialità di cui dispone ciascun singolo componente del gruppo famiglia.

La separazione è un processo evolutivo, dinamico che cambia le forme delle interazioni familiari, senza dissolverle (Cigoli, Gulotta, Santi, 1983).

Uno degli obiettivi del processo di rielaborazione di tale evento è proprio quello di conservare le interazioni familiari alla luce dei nuovi assetti.

Le difficoltà a creare nuovi equilibri sono da ricercarsi nella constatazione che la nascita di una coppia e la separazione di questa sono momenti nei quali entrano in gioco emozioni forti e potenti, complicate sia da riorganizzare che da accettare.

Quale aiuto dal percorso terapeutico?

La qualità della relazione tra ex coniugi influenza l’adattamento dei figli al nuovo scenario familiare.

La cooperazione, amichevole e spontanea avrà, nonostante i genitori siano in contrasto su altri aspetti, effetti positivi sui figli.

Il lavoro terapeutico deve essere improntato ad una gestione cooperativa del conflitto e ad una ridefinizione di ruoli e confini che consentirà una riorganizzazione emotiva, oltre che fisica.

Scelta per il futuro e apertura al cambiamento sono i due obiettivi essenziali a cui puntare per offrire ai figli l’opportunità di poter contare su entrambe le figure genitoriali.

Superare e integrare nel nuovo ciò che è accaduto.

La separazione è infatti allo stesso tempo, fine e inizio.

La principale paura dei figli, rispetto alla separazione e al divorzio, è pensare al futuro come ad un domani caratterizzato da angoscia e sospensione.

La sicurezza e le abitudini infatti sono venute a mancare. Se la separazione, prima e poi, viene preparata con attenzione tenendo conto degli aspetti sia educativi che relazionali di coinvolgimento dei figli allora potrà produrre effetti meno dolorosi.

La risposta ad un evento può fare una grande differenza e permettere ai figli di mantenere un legame significativo con entrambi i genitori.

Parlare e ascoltare, andando oltre le parole per evitare di chiudersi in dubbi e paure.

Un’adeguata e onesta comunicazione affettiva consentirà a genitori e figli di andare con serenità verso un nuovo stare insieme.

Consentirà inoltre agli ex coniugi di dare valore ai sentimenti dei figli, senza considerarli vittime o mezzo.

La sofferenza non verrà risparmiata, ma sarà possibile risparmiare il dolore nelle sue forme più dannose ed estreme.

Nella famiglia apprendiamo i sentimenti e le emozioni, anche quelli negativi.

L’amorevole genitorialità deve fare i conti e andare a braccetto con la disamorevole coniugalità al fine di permettere alla famiglia di continuare ad essere un solido riferimento educativo.

Ogni Martedì dalle 18:00 alle 20:00 gli psicologi del team “One session” sono a tua disposizione per una sessione gratuita di consulenza psicologica a seduta singola di 30 Minuti.

Per maggiori informazioni, puoi inviare una email a info@onesession.it o visitare la nostra pagina FB OneSession.it

 

Riferimenti bibliografici:

Cigoli V. (1998). Psicologia della separazione e del divorzio. Bologna: Il Mulino

Iori V. (2006). Separazioni e nuove famiglie . Milano: Raffaello Cortina Editore

image

Scrivere per superare la fine di una relazione

Perché le relazioni finiscono? Perché ad un certo punto la persona che credevamo sarebbe stata al nostro fianco per tutta la vita esce di scena?

Le motivazioni per cui una relazione finisce sono molteplici. Talvolta le cause possono essere degli eventi esterni che portano la coppia a separarsi, forzatamente. Altre volte invece ci si accorge di non condividere più gli stessi valori, perché si è cambiati. Altre volte ancora i partner non riescono più a fidarsi l’uno dell’altro, dopo tradimenti o bugie.

Qualsiasi sia la causa della rottura, entrambi i partner saranno invasi da una serie di vissuti ed emozioni, talvolta difficili da gestire.

Le fasi della fine di una relazione

La fine di una relazione porta con sé la perdita di una persona molto cara. Proprio per questo motivo questo evento può essere paragonato ad un lutto.

E come nel lutto, si passa attraverso una serie di fasi che, dopo rabbia e sofferenza, permetteranno ai protagonisti di riprendere in mano la loro vita. Vediamo quali:

  1. La relazione è finita, ma si fa fatica a crederlo. I protagonisti si rifiutano di credere che la persona amata non condivida più con noi gran parte della nostra quotidianità.
  2. In questa fase si comincia a rendersi conto della fine della relazione. La rabbia può essere rivolta contro se stessi, per non aver fatto funzionare la storia, o contro il patner per averci lasciati. Spesso è rivolta anche contro tutti quelli che vediamo felici, pensando che al loro posto dovremmo esserci noi.
  3. È la fase dei “se”. “E se quella volta mi fossi comportato diversamente? E se potesse esserci un’ulteriore possibilità?” In questa fase si cercano dei modi di ricongiungersi con l’ex partner, rimanendo così ancorati al passato.
  4. Indietro non si può tornare, si prende consapevolezza della fine della relazione. Ci si rifugia così nei ricordi di un passato che è stato anche positivo, soffrendo incredibilmente.
  5. Dopo le prime quattro difficili fasi, ora si diventa consapevoli che indietro non si tornerà. Si custodiscono i momenti positivi della tua storia d’amore, ma è arrivato il momento di dedicarsi a se stessi. Ripensare alla storia finita non trascina più nello sconforto.

Ricominciare a vivere dopo la fine di una relazione

Nella teoria sembra tutto facile, ma a volte il dolore è così insopportabile da non riuscire a credere che prima o poi si supererà. I ricordi della relazione passata tengono costantemente compagnia, al punto da credere che non si sarà mai più felici.

Ecco quindi un piccolo, semplice ma potentissimo esercizio che puoi fare in autonomia per dare spazio al tuo dolore e pian piano farlo defluire.

In una semplice parola: scrivi.

Ogni sera, prima di coricarti, prenditi del tempo (almeno 15 minuti) per mettere nero su bianco i tuoi pensieri, i tuoi ricordi, il tuo dolore. Dev’essere un momento solo per te, il foglio e la penna. Non importa la forma, quanto il contenuto. Lasciati andare, esprimi sul foglio tutto ciò che ti tormenta, i pensieri che durante il giorno ti attanagliano e che cerchi di evitare. Una volta finito, è importante che tu non rilegga quanto hai scritto!

Se ti accorgi che il dolore persiste, prova ad affidarti ad un terapeuta. Anche un solo incontro può bastare!

Ogni martedì dalle 18:00 alle 20:00, gli psicologi del nostro team One Session si rendono disponibili per degli incontri online gratuiti utilizzando la Terapia a Seduta Singola. Per avere maggiori informazioni e prenotare il tuo incontro, puoi contattarci inviando una e-mail a info@onesession.it oppure visitala nostra pagina Fb OneSession.it.

Riferimenti Bibliografici

Pennebaker, J. W. (2017). Il potere della scrittura. Tecniche nuove edizioni.

https://www.psychologytoday.com/us/blog/in-flux/201911/5-tips-respectfully-end-intimate-relationship

Privacy Policy

Cookie Policy

© 2022 Italian Center for Single Session Therapy srls - Piazza Comitato Lib. Nazionale, 5 - 00015 Monterotondo (RM) - PIVA: 14156091002 Onesession. UOUAPPS